Regia di Luciano Ercoli vedi scheda film
Un film che purtroppo si perde nel genere titolato in questa maniera, dopo il boom iniziato da Steno con La Polizia Ringrazia. Fa abbastanza specie che un nome come Ercoli abbia pensato ad un film politico così intenso, visto che le sue produzioni e regie sono sempre state alla deriva di un cinema sotto classificato, qui prende spunto scopertamente dalla Strage di Piazza Fontana, di cui fa accenno in una scena assieme ad altre stragi come Bologna e Brescia. La storia è molto concentrata e ben distribuita e non casca quasi mai nei tranelli di un genere e di una dinamica di storia e suspense abituale. Tutti i personaggi fanno parte di uno scacchiere preordinato allo scopo di denunciare una situazione politica e di giustizia che arriva a nascondere e disperdere le cause vere delle stragi, che in Italia non sono mai state risolte ufficialmente e pubblicamente, ma sempre rimaste incagliate in luoghi paradossalmente oscuri, anche se ufficiosamente sappiamo benissimo cosa è successo. La storia analizza con fatti e persone il succedersi degli avvenimenti, non trascurando la suspense per cui il film è stato fatto, ma non compromettendo mai l’analisi. Il cast, pur non essendo di richiamo, ha tutti i numeri per arrivare al risultato. Cassinelli un attore che stava crescendo, anche se un po’ troppo affiliato ad un cinema B, poteva dimostrare molto di più, ma scomparso troppo presto in un incidente in Sud America durante la lavorazione di un film; Fabrizi giustamente si doppia da solo, e una volta tanto affronta un personaggio al di fuori dal suo solito, con una umanità che riesce a colpire giusto, così come Kennedy nel personaggio del giudice, che affronta in maniera pacata, ma decisa. Un film diciamo pure che per me è stata una sorpresa e visto quasi casualmente, ma come si vede il cinema lo devi vedere e poi giudicare, e purtroppo errori di questo genere se ne fanno spesso per partito preso, critica inclusa.
una storia interessante
musica di routine per il genere del tempo, di Ortolani
suo ultimo film come regista
ottimo nel ruolo senza protagonismi inutili
focalizza bene il suo ruolo
riesce ad entrare per la porta princiapel in ruolo non esagerato
dopo il ruolo che fece scalore in Passione d?amore, la vediamo in questa particina poco evidenziata
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