Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'uomo del Klan

di claudio1959

6 stelle

Corposo film sul tema del razzismo contro le persone di colore con al centro il classico Klu Klux Klan. Alcune scene sono estremamente violente, come lo stupro di Lola Falana, il film merita la visione.

L'uomo del Klan Stati Uniti d'America 1974 la trama: Oroville una piccola cittadina nel sud degli Stati Uniti e’ sconvolta da una terribile tragedia: una giovane donna bianca ha subito uno stupro. Gli uomini bianchi del borgo, sicuri che l’aggressore e’ un nero accusano del fatto Garth, un giovane di colore. Per porsi in salvo dall’odio degli uomini incappucciati e trovare la salvezza, Garth e’ costretto a scappare nella boscaglia, braccato dagli uomini fanatici del Ku Klux Klan. La recensione: Il film, diretto da Terence Young su una sceneggiatura di Millard Kaufman e Samuel Fuller con il soggetto di William Bradford Huie (autore del romanzo),fu prodotto da William D. Alexander per la Atlanta Productions e girato a Oroville in California con un budget stimato in 5 milioni di dollari.(fonte wilkipedia). Soggetto di William Bradford Huie Sceneggiatura di Millard Kaufman, Samuel Fuller Produttore William D. Alexander Casa di produzione Atlanta Productions Fotografia di Lloyd Ahern Montaggio di Gene Milford Effetti speciali di Thol Simonson Musiche di Stu Gardner, Dale O. Warren Scenografia di Jack Poplin Trucco di Ron Berkeley, Emile LaVigne, Robert Norin, Jean Burt Reilly. Sostanzioso poliziesco thriller a sfondo razziale, film girato a basso budget e molto violento per gli anni settanta, infatti uscì con il divieto ai minori nelle sale. Emerge sugli atri film basati su questo tema grazie ad un cast estremamente lussuoso, con solide prove dei due protagonisti Lee Marvin e Richard Burton, notevole la partecipazione femminile con le bellissime Lola Falana/Loretta Sykes attrice e cantante di colore qui interprete della scena più cruda del film. Prima di questo lavoro aveva girato uno splendido film drammatico, anche quello a sfondo razziale: Il silenzio si paga con la vita (The Liberation of L.B. Jones)di William Wyler (1970), l’ultimo film girato dal grande regista americano. Ad alto livello anche Linda Evans/Nancy Poteet indimenticabile nel serial per la tv “Dinasty” e la nostra bellissima Luciana Paluzzi/Trixie. Un film per concludere che risente del peso degli anni, visto in un dvd di scarsa qualità, trattasi di un riversamento da vhs, i colori sgranati e la definizione della pellicola scarsa, però è stato un buon recupero del cinema americano del 1974 anno di grazia. Molto bella la canzone “Good Christian People” di Betty Crutcher e Mac Rice, cantata da “The staple Singers. Interpreti e personaggi Lee Marvin: sceriffo Track Bascomb Richard Burton: Breck Stancill Cameron Mitchell: Butt Cutt Cates O.J. Simpson: Garth Lola Falana: Loretta Sykes David Huddleston: Mayor Hardy Riddle Luciana Paluzzi: Trixie Linda Evans: Nancy Poteet

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