Regia di Robert Kurtzman vedi scheda film
Imitazione a basso costo e poveristiche scenografie, ambientazioni, di "Robocop", con la esile poliziotta sessualizzata Nicole Eggert, nei panni del qui "poliziotto Murphy" fatto risorgere dalla morte dopo essere stato massacrata assieme al suo collega infiltratisi, da una gang di fuori di testa criminali dediti alla droga e a ogni tipo di traffico losco, comandati dal folle Richard Grieco e dal suo vice Tom Savini
Diretto dal leggendario effettista speciale Robert Kurtzman della allora KNB effects(Greg Nicotero appare in una particina), in una delle sue prove registiche. Nonostante l'industria citata degli effetti speciali alle spalle, qui non ci sono grandi scene splatter se non un maelstrom del malvagio alla fine, e non c'è nemmeno lo scheletro armato e l'armatura corazzata del modello principale citato di ispirazione, ma semplicemente una maschera che sembra la parte inferiore di un casco integrale nero da cross, vagamente fetish quando indossato dalla bionda Eggert, poliziotta "zombi" in aderente tuta nera come di latex e stivali da moto, che arresta la decomposizione della morte soltanto grazie a delle iniezioni di un siero, inventato dallo scienziato Bruce Abbott, una vecchia conoscenza delle produzioni Empire di Stuart Gordon e Brian Yuzna, come d'altronde Bruce Campbell presente qui in un cameo non accreditato. Le numerose sequenze d'azione che la vedono protagonista, soprattutto alla guida della sua motocicletta tecnologica che si comanda anche da sola, sono realizzate correttamente senza conclusioni straordinarie e ma niente di più, forse è meglio perché si sforzano di essere realistiche pure in un contesto che ovviamente non lo è affatto. Interessante è la scelta scenografica e dei costumi di proporre delle uniformi e dei cappelli della polizia del corrotto capitano Peter Jason, così come le stesse macchine americane anni '50, che vorrebbero calare il tutto in una atmosfera da fumetto del tempo alla Dick Tracy o D.C.
Presente pure Susan Tyrrell/inquartatissimo sindaco, la Heather Langenkamp di "Nightmare- Dal Profondo della notte" nel ruolo di una telereporter indagatrice in cerca di verità, nel solito contesto comunale di repressione violenta di criminali ancora più violenti e spietati da una parte, e collusioni e corruzioni dall'alto, dall'altra parte.
Passato in assoluta sordina e con limitata distribuzione all'epoca, in Italia neppure, ha un interesse nella fotografia fredda e dai colori virati sul blu e viola, o caldi gialli e rossi, con fasci di luce bianca continua da lucernari in scena. Tipica di certo cinema anni '90, come nelle coeve pellicole di Albert Pyun, o Richard Pepin e Joseph Merhi.
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