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Un anno di scuola

Regia di Laura Samani vedi scheda film

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La recensione su Un anno di scuola

di port cros
7 stelle
82ma MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2025) - ORIZZONTI
 
Una diciassettenne svedese piomba nell'ultimo anno scolastico di una classe tutta maschile di un ITIS di Trieste: dapprima accolta con lazzi e scherzi pesanti al limite della molestia, non si fa abbattere ma riesce invece a instaurare un legame speciale con tre dei ragazzi, dai quali viene accolta in seno al loro gruppo maschile, anche se l'attrazione amorosa e le sue gelosie arriveranno immancabili a complicare i rapporti. 
 
Un anno di scuola è la nuova trasposizione del racconto omonimo del 1929 dello scrittore triestino Giani Stuparich, già diventato nel '77 uno sceneggiato televisivo.  La regista Laura Samani, anch'ella triestina, lo descrive come un'esperienza autobiografica in quanto lei stessa fu l'unica ragazza ammessa in un trio di compagni maschi, per cui si è sempre sentita vicina alla protagonista del racconto che lesse proprio durate l'ultimo anno delle superiori.
 

Stella Wendick, Pietro Giustolisi, Giacomo Covi, Samuel Volturno

Un anno di scuola (2025): Stella Wendick, Pietro Giustolisi, Giacomo Covi, Samuel Volturno

 
Il suo film riesce a raccontare con freschezza e sincerità l'universo degli adolescenti e la nascita di un rapporto di profonda complicità, senza scadere nei cliché di tante produzioni giovaniliste. L'adattamento scritto dalla Samani con Elisa Dondi dimostra una notevole capacità di adeguare un racconto di un secolo fa alle dinamiche contemporanee (il film è ambientato nel 2007, ha spiegato l'autrice , perché è l'anno del suo diploma , dell'entrata della confinante Slovenia nell'area Schengen e l'ultimo anno senza Facebook in Italia). Mi è anche piaciuto come affronta il rapporto maschi/femmine senza scadere nel pistolotto femminista che ammorba ormai quasi ogni produzione contemporanea: all'inizio quando la protagonista viene bullizzata temevo che l'autrice avrebbe preso questa facile strada, mentre poi lo sviluppo mi ha invece positivamente stupito per la capacità di scavare molto più nel profondo rispetto alle prediche contro il cosiddetto "patriarcato", senza neppure nascondere i muri e le difficoltà che la ragazza ha dovuto affrontare al momento dell'ingresso nel contesto tutto maschile della classe, e la forza a cui ha dovuto far ricorso per non farsene schiacciare. Anche l'attrice e i tre attori protagonisti , scelti dopo un casting diffuso nelle scuole superiori del Friuli-Venezia Giulia, conservano una freschezza adolescenziale che li rende particolarmente credibili nei loro ruoli.
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