La recensione su About Family

di alan smithee

3 stelle

27 FEFF - CONCORSO

Quando I figli hanno l'orgoglio di aspirare ad altre vie, i padri realizzati e orgoglioso spesso non la prendono bene.

Ham Mu-ok è uno di questi ultimi, e non ha mai accettato con serenità che il figlio maschio rinuncia se a gestire il suo storico ristorante specializzato in ravioli, per andare in Tibet a fare il missionario buddista.

Tra l'altro quest'ultimo è dotato di grandi capacità comunicative, ed ottiene grande successo mediatico ed in proseliti, che tuttavia non aiuta il padre a fargli cambiare idea sulla avventate za della sua scelta. Il panorama ostile on famiglia cambia quando due orfanelli spigliato e teneri si presentano al ristorante, rivendicando di essere figli del famoso monaco.

Invece di inalberarsi, il genitore severo trova in quell'evento sconcertante, un segno del destino che lo aiuterebbe alla prosecuzione della propria progenie, e anche della propria avviata attività commerciale e culinaria.

E tra fecondazione artificiali, colpi di scena con suore irreprensibile, ma non troppo, specialità culinarie e bambini tendenziosamente tenerelli, la commedia furbastra si dà via via un tono ed un ritmo indiavolato, che servono solo a mascherare come possono la pochezza di uno script debole e sin troppo possibilista, che sfrutta sentimenti facili e smancerie a buon prezzo per creare facile empatia a pelle su un pubblico avvezzo a farsi intortare con storielle a pronta presa emotiva.

Dal regista Yong Woo-seok, noto per il suo action commerciale Steel Rain del 2017, scelto per aprire il FEFF numero 20, About Family combina soluzioni comiche e zuccherose a riflessioni superficiali su gestione dei legami familiari e procreazioni fantasiose e programmate.

Senza mai curarsi di concedere una minima emozione genuina.

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