Regia di Zach Cregger vedi scheda film
Un ennesimo horror che horror non è. E va beh, meglio passarci sopra, tanto pare che oramai sia la nuova moda. E – da un punto di vista strettamente registico – questo Weapons non è certo da buttare (un po’ come Bring Her Back). Inoltre, se confrontato alla media non esattamente esaltante del genere, riesce ad emergere dall’informe mucchio (spesso e volentieri dell’umido).
Epperò Cregger proprio non si contiene e finisce per strafare (di nuovo, dopo Barbarian), ergo imbastisce un meccanismo che prende a scricchiolare vieppiù a mano a mano che scorrono i minuti.
Weapons (2025): scena
Le problematicità di fondo sono in sintesi due: innanzitutto, l’insulsa scelta operata di rimpolpare un film che poteva durare intorno all’ora e mezza con intere sequenze del tutto superflue, che non aggiungono alcunché; inoltre, la totale mancanza di qualsivoglia spiegazione degli eventi, col poco lusinghiero risultato di arrivare ad ingenerare, involontariamente, del ridicolo laddove poteva invece mantenersi ben salda l’inquietudine.
Per essere chiari: stante il fatto che a metà film si comprende chi ha fatto cosa e in che modo, rimarrebbe quel piccolo particolare che pare talora irritare enormemente molti registi e sceneggiatori, ovvero quel maledetto perché. Eh, già.
Ma – si sarà colto – tale mitico perché viene bellamente ignorato, pora stella, e quindi ci si ritrova a fare i conti con
SPOILER: una strega pifferaia magica che non si capisce per quale diamine di ragione si sia trasferita da quelle parti, cosa mai abbia di malanno e a cosa accidente le serva quella schiera di marmocchi nel seminterrato… A “ricaricare le batterie” a mo’ di linfa vitale? A formare – come lascerebbe intuire il titolo – un piccolo esercito di terribili pesti che vada prontamente ad accalappiare ed accoppare all’occorrenza chiunque noti che c’è qualcosa che non va in quella casa proprio a causa di ciò che la nostra ha compiuto, senza però appunto che si comprenda perché cavolo l’abbia fatto?
FINE SPOILER
Weapons (2025): Julia Garner, Josh Brolin
Il mistero permane. Il catartico finale inseguimento simil-slapstick non risolleva questo Weapons, e di certo non riporta in auge la tensione, ma perlomeno giunge inaspettato e diverte.
Per il resto, purtroppo, il film si perde per strada, lasciando un po’ di amaro in bocca per quello che avrebbe potuto essere: forse addirittura un nuovo, piccolo capolavoro di genere. E invece. Pazienza. Speriamo che il tre sia il numero fortunato del Cregger.
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