Espandi menu
cerca
No Other Choice

Regia di Chan-wook Park vedi scheda film

Recensioni

L'autore

gaiart

gaiart

Iscritto dal 30 luglio 2012 Vai al suo profilo
  • Seguaci 34
  • Post 6
  • Recensioni 451
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su No Other Choice

di gaiart
7 stelle

Al minuto 11:10 e reiterato al 15esimo del Piano Concert N. 23 K.488 di Mozart c'è una gravità importante che immortala tutta la difficoltà di vivere. Quel minuto, come un'ellisse su se stessa, avviluppa i dolori umani. Mozart come Chan-wook Park l'hanno capita appieno.

No Other Choice (EOJJEOL SUGA EOPDA) di Chan-wook Park

 

 

Al minuto 11:10 e reiterato al 15esimo del Piano Concert N. 23 K.488 di Mozart c'è una gravità importante che immortala tutta la difficoltà di vivere.

 

Quel minuto, come un'ellisse su se stessa, avviluppa i dolori umani.

 

Mozart come Chan-wook Park l'hanno capita appieno.

 

Forse è per questo che il film si apre e si chiude con questo intenso main theme che ricorre nella musica di Mozart, nel film come nella vita.

 

'No Other Choice' di Chan-wook Park, offre infatti su un piatto d'argento la bieca realtà in cui viviamo: competizione estrema, nessuna empatia o solidarietà tra esseri umani disposti a tutto pur di resistere e prevaricare gli altri.

 

Al tempo stesso però in modo cinico, ma ahimè reale, si affronta il tema VERO della mancanza di giustizia, garantismo o MERITO per le persone più preparate, le quali nelle nostre società dopate, vengono messe ai margini. Spesso infatti i posti di potere sono donati agli 'amichetti', invece che ai più talentuosi.

 

Qui Chan-wook Park parla della Corea, ma ciò è vero in Italia, come nel resto del mondo. La meritocrazia è morta in favore della corruzione!

 

Mozart lo suona struggente una bambina al cello in apertura di 'No Other Choice' di Chan-wook Park.

Vediamo nonostante un esordio sereno nubi all'orizzonte. Man-soo, in una bellissima casa, griglia la carne nel barbeque del curato giardino, con moglie e figli.

La musica nonostante le immagini cristalline di felicità famigliare in una domenica pomeriggio, va in controtendenza ed è suonata come sottofondo dalla piccola, sensibile bambina che ha problemi di relazione e parola.

 

Essa interpreta perfettamente il cello e si esprime solo attraverso la musica.

 

Tutto sembra armonico e in equilibrio, come il concerto di sfondo, ma non è così. Una famiglia felice collocata in una casa di proprietà acquistata nel luogo dove è cresciuto il protagonista. C'è una moglie premurosa, due bravi bambini persino due golden retriever a conferma che il Mulino Bianco esiste. Tutto appare pace.

 

Elegantissimo formalmente, comico, ironico No other choice di Chan-wook Park racconta la perdita del lavoro e le conseguenze a cui questo porta.

Diviso tra profondità dei temi e i suoi paradossi che possono naturalmente far scaturire ilarità sonore, il film si dipana tra due binari tenendo lo spettatore attento, divertito e ammaliato dalle mise en scene eleganti e formalmente ineccepibili.

Gss: Cosa farebbe lei se non producessero più i suoi film?

PCW: Beh di sicuro troverei altri modi di filmare e raccontare; magari con telefonini o altre piccole camere, storie con piccoli budget ma, di sicuro non smetterei. Proprio come il mio protagonista! Sono disposto a tutto.

Dopo il bellissimo Decision To Live il coreano più noto, Park Chan-wook porta a Venezia 82 No Other Choice, tratto da un romanzo di Donald E. Westlake 

Migliore giallista di tutti i tempi, maestro insuperato dell'introduzione dell'humour nelle trame poliziesche, Park
adatta al contesto contemporaneo della Corea del Sud la trama e metodi di Westlake. 

No Other Choice segue infatti il percorso di Man-soo, un ex dirigente di lungo corso in un’azienda cartiera, improvvisamente licenziato dopo 25 anni di servizio.

Sinossi

Ma quando perde il lavoro, tutto comincia a sgretolarsi. La pressione economica aumenta, le rate del mutuo si accumulano, e la moglie Mi-ri propone di vendere la casa. La sua unica via d’uscita sembra essere una posizione molto ambita presso la concorrente Moon Paper. Tuttavia, la concorrenza è feroce e i candidati sono tutti altamente qualificati.

Spinto dalla disperazione, Man-soo elabora un piano. Crea una falsa azienda cartiera, contatta ciascuno dei suoi concorrenti fingendosi un potenziale datore di lavoro. Li attira a colloqui e, uno dopo l’altro, li elimina. Quella che inizia come una strategia calcolata prende però una piega grottesca e imprevedibile, mentre la tensione domestica si mescola alla paranoia sociale.

Costruito come una satira nera sul mondo del lavoro e sul culto della performance, il film No Other Choice si muove tra violenza e ironia, sospensione e critica sociale. Il racconto alterna scene di vita familiare a episodi di estrema tensione, in cui l’apparente normalità del protagonista si incrina progressivamente.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati