Regia di Bigas Luna vedi scheda film
Ulises, insegnante di letteratura, giunge in una cittadina del mediterraneo, ove conoscerà Martina, una ragazza disposta a dargli tutto il suo amore, al solo sentirgli narrare dei passi tratti dall’Iliade e dall’Odissea. Rimasta incinta da Ulises, Martina lo sposerà, ma Ulises a pochi giorni dalla nascita del figlio, scomparirà, per poi tornare dopo qualche anno, quando Martina si sarà sposata con Sierra, un suo vecchio amante. Quando Ulises si farà vivo, inizierà per lui e Martina, un viaggio senza ritorno.
Al suo dodicesimo film, il sottovalutato Bigas Luna, crea un opera dai toni sommersivi, con continui riferimenti alle sue tipiche ossessioni, quali il sesso, la morte e il cibo. Combinando un look corrente ad una poetica altrettanto incisivamente moderna, ma assai più conservatrice, il regista catalano, vuole farci notare molte cose, come quanto dimentichiamo che il mare ricopre più della metà del pianeta terra e quanto non facciamo caso a ciò, trovando la verità solamente sull’asfalto. Bigas Luna, ispiratosi al romanzo omonimo di Manuel Vincent, realizza un film fatiscente e concreto, più fine di quanto si potesse immaginare e più profondo del mare che ci circonda. Con buone interpretazioni e musiche rievocative, “Son de mar”, mantiene il suo fascino per quasi tutta la sua durata, cadendo solo a volte nel più patetico dejavu, che ha però quasi sempre un significato. La sequenza finale è di forte pathos, e il messaggio è chiaro, non possiamo morire ed essere dimenticati negli abissi, dobbiamo in ogni caso, tornare con i piedi per terra.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta