Regia di Michael Shanks vedi scheda film
Michael Shanks è un mediocre ma quantomeno, in questo caso, mostra un briciolo di originalità, portando sullo schermo una storia d'amore decisamente totale, che strada facendo assume contorni alla Cronenberg che male non fa. L'Australia si pone come sfondo a una coppia di giovani ragazzi, che per provare a costruire qualcosa si trasferiscono dalla città a una zona rurale. Qui, com'è come non è, cadono in un buco nel terreno, dentro a una grotta, che trasformerà, decisamente, il loro rapporto di coppia. L'evolversi della situazione è lento e un po' noioso, fino all'esplodere del "virus" che rende il film godibile nell'ultima mezz'ora. Non ho tanta voglia di entrare in sofisticate analisi esistenziali (sempre che ce ne siano) e mi limito soltanto del godere dei due corpi diventati autentiche calamite di passione, di sangue e di carne, come in uno stravagante esercizio ginnico. Un horror che talvolta rasenta il ridicolo involontario, spaventa poco e incuriosisce soltanto. Il gran finale, che non svelo, è rovinato dalla computer grafica: Cronenberg ne avrebbe fatto un capolavoro (vedi "Inseparabili"), Shanks no, perché non ha il fisico. Bevibile, ma solo se siete veramente assetati.
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