Pierre e Cléa accolgono in casa Belle, la figlia di un loro caro amico che ha bisogno di essere ospitata per un periodo. Tutti e tre conducono una vita talmente pacifica che sembra perdere di ogni sostanza. Questo fino al giorno in cui Belle viene trovata morta. Pierre viene accusato del delitto e la polizia invade casa loro e rivolta come un calzino le loro vite.
Il protagonista, diciamolo, sembra un ebete. Il resto dei personaggi sono uno più strano dell'altro... e poi... manca il finale! Un'ora e mezza sprecata.
Un professore troppo disinteressato all'omicidio della ragazza che con la moglie avevano ospitato a casa loro, genera sospetti forse non del tutto infondati. Il dubbio lo dobbiamo risolvere noi spettatori analizzando il finale del film. Tiene comunque viva l'attenzione fino alla fine.
I voli di Lévy sono gli stessi - pindarici ed erotici - che il protagonista, un professore di matematica - l’ottimo Cagnet - vive nella sua lavagna tra processi stocastici, modelli matematici e sistemi frattali.
Li vive lì in un'immersione /astrazione totale dalla realtà e verità, oltre che nella sua testa arricchita dal desiderio di osservare una
Figlio di un Dio minore. "Il caso Belle Steiner" del regista francese Benoît Jacquot lo è decisamente, sia se rapportato al romanzo di George Simenon, da cui è tratto, sia se paragonato agli esempi cinematografici più recenti che hanno trattato il duplice tema della ricerca della verità e dell'insinuazione del sospetto come forma di condanna… leggi tutto
AL CINEMA
I coniugi Pierre e Cléa, professore di matematica lui, e titolare di un negozio di ottica lei, in attesa di adottare un bimbo, ospitano la giovane tirocinante Belle, avvenente figlia di una cara amica di Cléa, impegnata in un master della durata di un anno nella stessa scuola ove insegna Pierre, intitolata, guarda caso, al celeberrimo romanziere Georges Simenon.
Una… leggi tutto
L’autore Belga Georges Simenon torna al cinema senza scomodare il suo personaggio più celebrato. Quindi niente Jules Maigret, che tre anni fa fu impersonato da Gérard Deaprdieu e fu protagonista di un film omonimo diretto da Patrice Leconte, ma bensì un thriller psicologico che affonda le radici in una tragedia, ovvero la morte di un’adolescente ospitata da una…
AL CINEMA
I coniugi Pierre e Cléa, professore di matematica lui, e titolare di un negozio di ottica lei, in attesa di adottare un bimbo, ospitano la giovane tirocinante Belle, avvenente figlia di una cara amica di Cléa, impegnata in un master della durata di un anno nella stessa scuola ove insegna Pierre, intitolata, guarda caso, al celeberrimo romanziere Georges Simenon.
Una…
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Figlio di un Dio minore. "Il caso Belle Steiner" del regista francese Benoît Jacquot lo è decisamente, sia se rapportato al romanzo di George Simenon, da cui è tratto, sia se paragonato agli esempi cinematografici più recenti che hanno trattato il duplice tema della ricerca della verità e dell'insinuazione del sospetto come forma di condanna…
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In una settimana tutto sommato ordinaria nei risultati con un esordio normale anche se un po' sotto alle aspettative per Biancaneve (considerando che si tratta di un titolo Disney che ha monopolizzato le sale) e un…
Deve forzatamente accontentarsi del terzo posto La città proibita di Gabriele Mainetti che resta dietro ad un irrefrenabile Paolo Genovese che con Follemente sembra davvero poter emulare il successo di Perfetti…
Difficile che La città proibita, il nuovo film di Gabriele Mainetti, che inizia la sua avventura nelle sale con un buon patrimonio di 450 schermi, riesca ad insidiare il primato che Follemente mantiene con…
Georges Simenon torna al cinema con il film "Il Caso Belle Steiner".
Tratto dal romanzo "La morte di Belle" di Georges Simenon (in Italia edito da Adelphi), amatissimo scrittore belga e celebre giallista tradotto in 47 lingue con 550 milioni di copie vendute in tutto il mondo, il film di Benoît Jacquot con Guillaume Canet e Charlotte Gainsbourg,…
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Commenti (3) vedi tutti
Il protagonista, diciamolo, sembra un ebete. Il resto dei personaggi sono uno più strano dell'altro... e poi... manca il finale! Un'ora e mezza sprecata.
commento di Aiace68Un professore troppo disinteressato all'omicidio della ragazza che con la moglie avevano ospitato a casa loro, genera sospetti forse non del tutto infondati. Il dubbio lo dobbiamo risolvere noi spettatori analizzando il finale del film. Tiene comunque viva l'attenzione fino alla fine.
commento di iroI voli di Lévy sono gli stessi - pindarici ed erotici - che il protagonista, un professore di matematica - l’ottimo Cagnet - vive nella sua lavagna tra processi stocastici, modelli matematici e sistemi frattali. Li vive lì in un'immersione /astrazione totale dalla realtà e verità, oltre che nella sua testa arricchita dal desiderio di osservare una
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