Regia di Dan Trachtenberg vedi scheda film
Che boiata quasi totale tolta qualche immagine e sfondo non fotografico ottico ma ovviamente in Blue screen, e all'insegna della solita e ben nota "disneyzzazione'' ormai padrona di tutto, e di caratteri e personaggi, resi tutti adolescenziali e in cerca di accettazione perché "diversi", questo "Predator Badlands". Compie anche la chiusura del cerchio per la "buonizzazione" umanista del Predator protagonista, reso persino compagno puccioso della androide Weiland-Yutani(questi ormai poi stucchevoli e non nelle intenzioni originarie dei creatori "cross-overismi")Elle Fanning inizialmente senza le meccatroniche gambe. Cinema hollywoodista americano e occidentale del 2025, proprio tornato all'anno 0. Non mancano gli animaletti gommosi dagli occhioni simpatici tipici Disney. Era decisamente migliore per quanto ricordi, persino "Prey". *1/2
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