Regia di Francesco Cordio, Alberto Manni vedi scheda film
Tommaso Maestrelli fu un grande allenatore, ma anche un uomo dal sorriso gentile che ha saputo lasciare dietro di sé amore, rispetto e gratitudine in ogni città e club dove ha giocato ed allenato e in ogni persona che ha avuto la fortuna di conoscerlo.
"Tommaso – Maestrelli e il calcio a colori" Italia 2024 la trama: Tommaso Maestrelli è un documentario diretto da Francesco Cordio e Alberto Manni, è un commovente omaggio al grande allenatore di calcio Tommaso Maestrelli in occasione dei cinquant’anni dalla sua scomparsa. Considerato un autentico rivoluzionario e visionario nel suo campo, raggiunse il massimo della notorietà negli anni Settanta grazie al cosiddetto “calcio totale”, uno stile di gioco innovativo e d’avanguardia. Dopo essere stato allenatore del Foggia , Maestrelli guidò la Lazio di Umberto Lenzini nella stagione '73-'74, una squadra all’epoca poco nota arrivata dalla serie B l’anno prima , facendole vincere il suo primo scudetto. Una figura fondamentale del calcio moderno vissuta attraverso magnifici filmati d’archivio e testimonianze inedite di chi ha vissuto e lavorato insieme a lui. Uno dei quattro figli Massimo fa da traghettatore e ci ricorda con gli occhi pieni d’amore ed in modo emozionato chi era stato suo padre. La recensione: non solo un semplice documentario, ma un bellissimo viaggio attraverso l’Italia del 900 per raccontare la vita personale e le gesta sportive di Tommaso Maestrelli, un uomo che con coraggio, rispetto del prossimo ed idee rivoluzionarie ed avanti nel tempo ha cambiato il modo di concepire il calcio e saputo con intelligenza e caparbietà costruire una squadra la Lazio del 1973/74, un manipolo di individui egocentrici in un gruppo di “Eroi” sportivi capaci di centrare un’impresa ai confini della realtà. Per Gianni Brera quella squadra era puro eretismo podistico, ma pur essendo il più grande giornalista sportivo mai avuto in Italia si sbagliava, come in seguito nel 1987/88 si sbagliò sul Milan di Sacchi, ma questa è un’altra storia. Nonostante sono passati tanti anni, ad ogni appassionato di calcio Tommaso Maestrelli è rimasto nel cuore e nella mente di tifosi di squadre diverse e rivali, ma tutti riconoscenti ad un allenatore così capace tatticamente e uomo perbene ed a modo. Questo splendido documentario ci racconta la storia della sua vita, con bellissimi filmati, foto d’epoca, titoli dei giornali e testimonianze di chi l’ha conosciuto, tra le tante quelle di Martini suo giocatore alla Lazio e di Albertino Bigon allenato da lui al Foggia e tutti e due in certi momenti si commuovono in modo sincero nel ricordarlo. Vinse lo scudetto da sfavorito, ma non va dimenticato che l’anno prima la sua Lazio appena salita in A poteva centrare un clamoroso scudetto da neo promossa nel 1972/73 l’anno della fatidica Verona - Milan 5-3 all’ultima giornata, con il gol scudetto sul filo di lana dello juventino Antonello Cuccureddu con un tiro da fuori a calare a Roma - Juventus e con un gol di Oscar Damiani al 90 di Napoli - Lazio 1-0. La Lazio di quei pochi anni era composta da giocatori sconosciuti, un manipolo di persone che si detestavano nello spogliatoio, ma sul campo capace di compattarsi e battere tutti, capitanati da un grande centravanti come Giorgio Chinaglia , grande giocatore, ma con un carattere irascibile, tanto da essere fischiato in tutti gli stadi d’Italia. Il titolo è il riflesso del passaggio dal calcio in bianco e nero al calcio a colori moderno ed innovativo, prima ancora della grande Olanda e del Torino campione d’Italia 1976/77 diretto in modo moderno da Gigi Radice. Maestrelli fu l’iniziatore di quel movimento, una rivoluzione non solo sportiva, ma anche culturale. Il documentario prodotto da Matteo Rovere e Simone Godano ci ha restituito intatta tutta la sua umanità ed il suo grande ed esemplare valore. Come tecnico fu bravissimo, cambiò il modo di vincere, non solo catenaccio e ripartenze, ma un calcio moderno e spettacolare. Il tutto raccontato dal figlio Massimo, grazie alla sua testimonianza ci è stato possibile scoprire il Maestrelli intimo padre di famiglia e devoto alla moglie Lina e la sua fantastica pasta e piselli portafortuna e talismano prima delle partite, una sana scaramanzia calcistica. Tommaso Maestrelli un uomo molto perbene, in un mondo di cialtroni ed approfittatori, un piccolo grande eroe, vinto solo da una terribile malattia, ma una vita sempre vissuta con dignità ed attaccamento ai valori veri ed è per questo motivo, che nonostante è passato molto tempo dalla sua dolorosa scomparsa i segni del suo passaggio sulla terra sono ancora tangibili, lui che amava il bello ed è stato capace di trasformare uno sport giocato in modo avaro e dedito solo al micragnoso risultato alla grande bellezza del risultato raggiunto con il gioco. Voglio anche ricordare tra le tante testimonianze anche quelle di due giornalisti di grande livello come Franco Ordine foggiano milanista ed Enrico Bendoni. Regia di Francesco Cordio e Alberto Manni Paese Italia Durata98 min Prodotto da Groenlandia, Luce Cinecittà
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta