Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
Stu (Farrell) è un consulente mediatico newyorchese di mezza tacca che se ne va in giro griffatissimo con un portaborse al seguito che spera di diventare un giorno come lui. La vita di Stu cambia quando, all'interno di una cabina telefonica di New York dalla quale chiama la sua amante, risponde alla telefonata di una sorta di angelo vendicatore che vuole fargli pagare i suoi peccati. La voce dall'altro capo del telefono gli intima di confessare alla moglie i suoi misfatti e di mettere a nudo ciò che è veramente sotto la minaccia del laser del fucile che Stu si ritrova puntato addosso. Ci scappa il morto ammazzato, interviene la Polizia ed il cecchino megalomane ottiene la voluta confessione da Stu, in un finale che deve molto a Il silenzio degli innocenti e a Gli insoliti sospetti. Veterano del genere, Schumacher confeziona un film indubbiamente originale, interamente ambientato nella strada dove è ubicata la cabina telefonica, serrato e accortamente sobrio. Ne esce un buon film di genere che rievoca altre opere imperniate sullo strumento del telefono: da Il terrore corre su filo a Hello Denise, Va' e uccidi e Telefon.
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