Regia di Robert Guédiguian vedi scheda film
La gazza ladra (2025): Ariane Ascaride
Maria ha una certa età e tutte camicette sgargianti perché l’idea di una Marsiglia colorata passa soprattutto dalle sue mise. Aiuta i vecchietti del quartiere con trasporto e partecipazione, a volte facendo la cresta sui resti della spesa giusto per togliersi qualche sfizio (ostriche in sottofondo di musica classica) oppure pagare il noleggio del pianoforte al nipote che sembra davvero innamorato della musica.
La situazione si complica quando il figlio di uno dei clienti più sensibili verso Maria, uomo in sedia a rotelle ma autosufficiente, scopre il raggiro della nostra factotum.
Figlio che vive e lavora con sua moglie e che si rivolge alla figlia di Maria, l'unica della famiglia apparentemente con la testa sulle spalle e felicemente sposata, minacciando azioni legali. E lei sembra determinata a far rinsavire la madre da questi comportamenti poco leciti pur sapendo di penalizzare il figliolo pianista.
Ma durante l'incontro per evitare la denuncia, i due si innamorano perdutamente in una delle scene più grottesche del film, fornendo una piega inaspettata alla vicenda. Questo colpo di scena offrirà a Maria l'occasione di essere perdonata dal suo assistito più affezionato (che l’avrebbe comunque tenuta a servizio anche se ridotto sul lastrico), riprendere le sue attività e le consuete scorpacciate di ostriche.
Non pervenuta, invece, la situazione delle due coppie sfasciate, ma insomma non è che potete pretendere tutto da un capolavoro dalla tenerezza melensa tipicamente francese. Ottimo per un pomeriggio su Raiplay.
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