Regia di Dani Rosenberg vedi scheda film
Girato in un kibbutz poche settimane dopo la strage del 7 ottobre, a metà strada fra il film e il documentario, racconta di una ragazzina che torna nel kibbutz devastato per cercare il cane smarrito durante l'attacco terroristico (la madre della ragazza è uno degli ostaggi). Il racconto è il pretesto per una serie di incontri da cui emerge il tema del conflitto (insanabile?) tra i due popoli. La narrazione, mai banale, riesce a mantenere vivo l'interesse su un tema così complesso.
È stato presentato alla sezione Orizzonti dell'81.a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 2024, nonostante una petizione per escludere opere di artisti israeliani. (Petizione per altro reiterata nel 2025 tra notevoli polemiche.)
Il 7 ottobre del 2023 rimane e rimarrà nelle coscienze come una pagina turpe della storia: un vile attacco terroristico che avvenne contro inermi cittadini israeliani, recando grave danno alla causa della pace e della reciproca sicurezza in Palestina. Una ferita che ha colpito ogni popolo. (Sergio Mattarella, 7 Ottobre 2025)
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