Regia di Mike Leigh vedi scheda film
Leigh è maestro di un certo minimalismo che però sa dare sostanza a vicende apparentemente semplici, come quella di due sorelle dal carattere diametralmente opposto e dal loro modo di affrontare la vita
Mike Leigh è a suo modo maestro di minimalismo, di quell'arte di saper mostrare storie comuni ed in contesti essenziali con quel gusto del racconto e dell'introspezione che scandaglia i personaggi nella sfera più intima e personale. C'era già ottimamente riuscito con "Segreti e bugie" e con "Il segreto di Vera Drake" (premiati rispettivamente con la Palma d'Oro e con il Leone d'Oro),ma anche in "Another Year", e ci riesce nuovamente in questo suo ultimo lavoro. Due sorelle di mezza età dai caratteri diametralmente opposti si ritrovano, con le rispettive famiglie, per commemorare l'anniversario della morte della madre. Emergeranno inevitabilmente conflitti mai veramente sopiti, ma soprattutto il male di vivere di una delle due che si potrebbe chiamare anche depressione ma assume i connotati di una perenne intolleranza verso ciò che la circonda (siano i familiari piuttosto che la cassiera del supermercato). Una storia di per sè semplice ed essenziale, che in mano a Leigh acquista una dimensione elegiaca e che si avvale di una protagonista principale, Marianne Jean-Baptiste, in stato di grazia.
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