Regia di Scott Beck, Bryan Woods vedi scheda film
Niente case isolate. Di solito è roba da horror gotico in bianco e nero o da bifolchi con l’ascia nei boschi, ma qui il cattivo non è il classico zoticone: è Hugh Grant, Mr. Reed, un damerino che sembra uscito da un film romantico, ma con un ghigno da psicopatico. Invita due missionarie mormone, Barnes e Paxton, per un “mi illuminate sulla fede?”, e poi le incastra in un salotto trasformato in trappola filosofica , altro che sermoni!
I registi giocano con poco: una casa che mette i nervi a fior di pelle, una regia da “dove ho messo le chiavi?” e un Hugh Grant che si diverte a fare il bastardo col suo charme da lord inglese. Salta i soliti spaventi da popcorn e punta su dialoghi taglienti e atmosfera, anche se alla fine strizza l’occhio agli slasher. Roba per chi vuole qualcosa da masticare, non solo da urlare.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta