Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
Non tra i più noti film di Bellocchio, è tratto da Pirandello e, seppur discostandosene molto, da esso eredita un’impostazione semi-teatrale, che irrigidisce il dipanarsi di una storia a cui avrebbe senz’altro giovato maggior fluidità tra un passaggio narrativo e l’altro.
Il culmine drammatico arriva senza il necessario imbastimento e non suscita fino in fondo l’effetto desiderato.
Gran parte del merito per la discreta riuscita finale - ad ogni modo - è da attribuirsi ad un Mastroianni sempre convincente e ponderato anche in un ruolo decisamente sopra le righe, oltre alla pletora di interpreti secondari che, anche in poche battute, riescono a fornire un’interpretazione di grande naturalezza: uno su tutti, Leopoldo Trieste.
Memorabile la scena - difficile stabilire se in senso positivo o negativo - in cui viene mostrato il protagonista (Mastroianni) nudo e appesantito, dai chili e dalla vita, alle prese con massaggi drenanti.
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