Regia di Maurizio Zaccaro vedi scheda film
"Dove comincia la notte" è già una soporifera tisana per conciliare il sonno agli anziani, così tipicamente avatiana-vi è presente a lavorare come in altre occasioni praticamente tutta la sua famiglia-, e I tempi di "Zeder" 8 anni prima, sembravano nel 1991 già distanti un'era. Zaccaro proveniva dalla scuola di cinema olmiana e si vede, perché pur ambientato correttamente nella suggestiva cittadina americana di Davenport, e con una tecnica di discreto livello generale, una buona fotografia, credibilità nelle scenografie e negli arredi, soprammobili di antichità della dimora protagonista, egli è proprio negato per il thriller, figuriamoci poi nelle declinazioni horror che rifugge sempre un istante prima che si possano mai manifestare, rifugiandosi in una veramente anemica e spuria, Storia di fantasmi "senza fantasmi". Oltretutto chiudendosi con un finale-"truffa" di rara insipienza, se non paraculaggine. E non ci sarebbe da stupirsi più del dovuto visto il micidiale ritmo narrativo da fare sembrare "Il Nascondiglio", analoga produzione avatiana in America di molti anni dopo, una produzione Lucio Fulci, e di una sceneggiatura avatiana esemplarmente piatta, roba letargica al livello-quasi-del contemporaneo e micidiale(anche come ascolti)sceneggiato Rai di Avati, "Voci notturne". Assurdamente dilatato per le lunghe il nullo finale, nonostante il protagonista un giovane Tom Gallop, ce la metta pure tutta per renderlo credibile.
Se non altro dal canale YT dello stesso Zaccaro si vede finalmente bene in un mp4 dalla buona qualità video, stabile, dai colori vivivi, reali e brillanti, un buon dettaglio d'insieme pure senza essere upscalato in HD a 720p. Dopo anni di tvrip credo scrausi e ante-DTT, e dai tempi della vhs ViViVideo-non essendo mai stato distribuito nemmeno su dvd-, unico supporto fisico, e che ho. Sobriamente sorcona da fatte tajà Cara Wilder, sempre la cosa rimasta più a memoria del film fin da quando lo vidi al Rouge et Noir di Roma, che non esiste nemmeno più da tempo. Peccato la Wilder abbia poi fatto ben poco tanto che non si trovano in pratica sue foto neppure su Imdb. All'inizio con la camicia rossa sbracciata in ufficio, con quel vestito attillato a righe bianche e nere, la giacca larga bianca e gonna a tubo....un po' nasuta e con i denti in avanti difetto "tipo" ch'arrapa a belva, ma bella bocca che ce lo fa venìde travertino, come si dice a Roma. Begli occhi e bella pelle chiara, alta ben fatta probabilmente bel cu-a barchetta-lo, gran fregna ripeto, e mezzo punto in più per il film.
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