Regia di Andrea Baroni vedi scheda film
Andrea Baroni, attore, esordisce come regista e sceneggiatore con questo "Amen", film densissimo e asfissiante, pur se immerso nella luce fortissima di una masseria pugliese (credo). In questo luogo-non luogo avviene l'indottrinamento di tre ragazze, due adolescenti e una bambina, orfane di madre e lasciate in balìa di una nonna fanatica religiosa e di un padre, totalmente succube della madre. Per le tre ragazze non c'è speranza se non nelle sacre scritture, nell'ossessiva intepretazione di quelle pagine e nella confessione serale dei peccati. Un bel giorno arriverà un cugino, Primo, che in concomitanza con le prime fortissime pulsioni sessuali, diventerà detonatore di un drammatico sviluppo della vicenda. Un film girato benissimo, silenzioso e devastante, dove Baroni esalta i volti (meravigliosi) delle protagoniste, quasi frutti maturi e gonfi della stessa terra estiva che esplode come i loro corpi. Costrette fisicamente a non lasciare quell'angolo di campagna, il film ha rimandi a "Dogtooth" di Lanthimos e, soprattutto, a "Il Seme Del Fico Sacro", capolavoro dell'iraniano Rasoulof. Non siamo, ovviamente, a quei livelli, anche perché il film di Baroni fatica un po' ad aprirsi a un respiro più chiaro, più limpido, soffocandoci e lasciandoci, in quel finale, senza fiato. Probabilmente è tutto voluto, ma non è di facile gestione, emotivamente parlando. Rimane un lavoro interessantissimo, anche in ottica futura, sia per lui che per le attrici, bravissime. Cinema italiano vero. Avercene.
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