Regia di Wang Xiaoshuai vedi scheda film
Ladri di biciclette a Pechino. Per Guo Langui, ragazzo taciturno appena arrivato in città dalla campagna, la bicicletta è il mezzo di sussistenza. È con quella che può fare il lavoro di pony express al quale tanto anelava. Quando gli viene rubata, la cerca con tanta caparbietà da riuscire a ritrovarla tra le mani di Yian, per il quale la bicicletta è uno strumento di visibilità sociale, a scuola come con le ragazze. I due si accordano per usarla a giorni alterni. Guo Langui la difenderà a costo di pestaggi.
Il contrasto tra la secolare cultura rurale dell'immensa Cina e la modernizzazione repentina dell'inizio del terzo millennio viene trasfigurata in questa storia crudele in cui la bicicletta diventa la metafora della volontà di essere dei personaggi. Durissimo, eppure capace di scegliere sempre la strada dell'ellissi per raccontare la violenza, Le biciclette di Pechino è un film sull'arroganza della postmodernità, sottolineata dalla scelta di raccontare i bassifondi di una città in cui le baraccopoli convivono con la tracotante presenza dei grattacieli e dei loro simboli. Orso d'argento a Berlino ai due protagonisti e Gran Premio della Giuria.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta