Savoia. Nella placida notte del 12 ottobre 2016, Claire,
giovanissima impiegata al Bowling, incontra il suo assassino.
Per Yohan, il nuovo capo della polizia di Grenoble, inizia una autentica discesa all'inferno.
Piccolo film indipendente, pieno di idee, con una sceneggiatura molto ben scritta dal regista con Gilles Marchand, e recitato col consueto, e opportuno, naturalismo francese, tanto che - a tratti - sembra quasi di trovarsi in un documentario che osserva, dritte negli occhi, le prostranti sfumature della nequizia umana.
Il film si distingue per una fuga deliberata dalla banalità (anche del male), e per delle riflessioni filosofiche - acute, mai pedanti - sul rapporto uomo/donna: "Uomini che commettono reati e uomini che li devono risolvere. Un mondo di uomini.", dice Nadia, collega di Yohan, un bravissimo Bastien Bouillon.
Un dolente spaccato dei nostri tempi.
Senza - per fortuna - inutili finali consolatori.
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