Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Un impeccabile documentario sulla drammaticità dei "viaggi della speranza", terribili e disumani come viene da pensare che siano normalmente.
La disperazione che si incontra cercando di scappare dalla disperazione stessa. Garrone ci racconta la drammatica e dolorosa odissea di due giovanissimi cugini che cercano di seguire i propri ingenui sogni di realizzazione nel "nuovo mondo", affrontando fame, fatica, indifferenza, violenza e persino morte. E la regia lo fa con un piglio asciutto, asettico, quasi documentaristico, seguendo i due protagonisti nel loro viaggio attraverso le miserie umane. Ma questa modalità narrativa distaccata, benché efficace da un punto di vista strettamente informativo, non costruisce adeguatamente un legame empatico con lo spettatore, che assiste alle peripezie senza però viverne profondamente il dramma. Di fatto Garrone racconta una storia che solo un idota potrebbe pensare diversa da come viene presentata e che non ha nemmeno il coraggio di concludere in modo straziante, ma viceversa sceglie la via del teatrale. Film tecnicamente impeccabile, ma sentimentalmente perfettibile. Palese.
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