Regia di Petra Epperlein, Michael Tucker vedi scheda film
In diversi periodi storici si sono viste tante
persone prodigarsi a samaritani del moralismo
facendo comunque i propri interessi e potendo così
portarli avanti, per cui si dovrebbe dire che siamo
contro il totalitarismo la cultura precostituita con
l'utilizzo di vocaboli propri a mo d'espediente non soltanto
per comunicare e infondere pseudoculture volte a
fare business dicutibile, condannando
quel comunismo e quel nazifascismo e le sue
radici e provenienze sino all'odierno, e che sembrano aver
portato nella storia milioni di vittime per il
loro efferato esistenzialismo, essendo in modo chiaro solidali
con quei paesi che hanno combattuto contro il
nazifascimo senza farsi comprare da chicchessia
e non ricattabili altrettanto e non fuggiti al dovere
sconfiggendoli sul campo con sacrifici e determinazione così
da essere ricordati qualsiasi storia si voglia raccontare,
le storie di mezzi busti sui davanzali e manifestazioni tanto
per scalare in modo estemporaneo la società democratica
cantando i saluti di chi si alleò per attaccare gli alleati nel
secondo conflitto, ravvedendosi soltanto
dopo la resa incondizionata, non ci interessano se non
portatori prodighi e abili di diplomazia e dialogo in qualsiasi situazione
il fhurer e la braun non lo erano e non avrebbe potuto neanche
nell'ora peggiore formulare concetti, più che occidentali, accostabili al senso democratico,
e a uno sviluppo più civile del mondo ecco
forse un senso, con quanta teatralità si possa recitare il film
probabilemente non si ottiene quel livello
teatrale del duce e del fhurer loro che
recitando nella (loro)realtà mettevano a repentaglio anche lo spettacolo del film.
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