Regia di Anthony Minghella vedi scheda film
Partendo da uno spunto interessante, il film riesce a conquistare con il passare del tempo sempre maggiore intenzione da parte del pubblico. La storia conquista e avvince, mentre l'ombra moralista che tipicamente invade queste pellicole, scompare con il passare dei minuti, lasciando spazio solo ad una ambiguità mai condannata o censurata. Per chi cerca un film intelligente e un thriller ben congeniato.
Tom Ripley non si sente realizzato. Tom Ripley non ha alcuno scopo nella vita. Tom Ripley correbbe cambiare esistenza. Tom Riply ne ha la possiblità. Ingaggiato da un preoccupato padre di famiglia, il ragazzo viene spedito a Mongibello, in Italia, a recuperare il figlio Dickie, un uomo che ha abbandonato da tempo i legami con i genitori, residenti a New York. Dopo un iniziale imbarazzo da parte di entrambi, Tom e Dickie diventano amici inseparabile, condividendo varie esperienze e lasciando intuire un legame che forse trascende quello amichevole. Ma come accade sempre per chi si circonda della compagnia di Dickie, il sole tramonta presto e se prima la vita appariva luminosa, in breve tempo nubi oscure possono oscurare il cammino prefissato. Da lì all'omicidio il passo, per Tom Ripley, è breve...
Agghiacciante in alcune scene, in particolare quella sulla barca da cui si dipanano le vicende noir del film, la colonna sonora incornicia perfettamente le irrequiete onde dell'anima di ciasun personaggio.
Forse il finale, dando maggiore chiarezza alla sorte di Tom Ripley.
Irrimediabilmente detestabile fin dall'inizio, il suo personaggio infastidisce notevolmente, ma la sua innegabile buona recitazione ne attribuisce perfettamente quel ruolo ambiguo e quell'immagine suadente perfetta per Tom Ripley.
Un grande attrice che conferisce fragilità e determinazione ad un personaggio che forse risulta più credibile trasportato nel film, anzichè il personaggio di Marge descritto dalla Highsmith. Di una bellezza quasi divina, la Paltrow convince nel ruolo di eterna vittima, ma unica ad intuire la verità.
Ottima l'interpretazione di Jude Law... Assolutamente affascinante ed irresistibile il suo personaggio, a volte viscido, a volte ambiguo ma sempre convincente.
Di una grande attrice come lei, non ci si può più ormai stupire. Assolutamente perfetta nel ruolo dell'aristocratica inamorata di Tom Ripley, unica testimone involontaria della vera identità di Matt Damon.
La regia di lusso confeziona un film affascinante e con immagini stucchevoli di un'Italia forse un po' troppo invasa dai luoghi comuni. Un regista cmq sempre attento alle inquadrature, che con ogni mossa stilistica sottolinea ogni stato d'animo o azione dei personaggi.
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