Regia di Brian G. Hutton vedi scheda film
Superlativo e da sempre-chissà poi perché, in Italia non uscì mai in vhs-abbastanza "sommerso" psycho-thriller urbano newyorkese, e che più newyorkese fortunatamente non si può, da qui la presenza di grandissimi attori caratteristi della stessa città come Victor Arnold e Joe Spinell;e che tiene un equilibrio quasi perfetto tra il solido poliziesco noir "veristico" anni sessanta-settanta, e la violenza grafica e anche cruda degli anni ottanta(i quasi splatter titoli di testa con le immagini dal vero di un intervento chirurgico nei dettagli, quello di Faye Dunaway), e l'assassinio di un passante nella notte, con la punta di un martelletto da ghiaccio conficcatagli nella nuca . Per non parlare del glorioso James Whitmore patologo legale, tra grembiuli lordi di sangue, e cervelli estratti per la pesa, da cadaveri sul tavolo d'acciaio, di belle ragazze uccise, che sembra di essere improvvisamente davanti al Lucio Fulci de "Lo Squartatore di New York", o al Marino Girolami "newyorkesi" di "Zombi Holocaust".
Brian G. Hutton era attore-regista valido per le atmosfere notturnamente cupe e lo aveva già dimostrato in "Ad un'ora della notte", che fu uno degli insuccessi accaduti nel decennio precedente e a segargli la carriera, dopo i grandi successi di "Dove osano le aquile" e "I Guerrieri", mentre Sinatra nel ruolo del det. Delaney della omicidi del N.Y.P.D. dal romanzo omonimo, tornava al cinema dopo ben dieci anni(ma aveva interpretato un altro detective, Frank Hovannes, della N. Y. P. D. nel televisivo "Contract on Cherry Street" di William A. Graham nel 1977)[...]
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