Regia di Hoon-jung Park vedi scheda film
Prendete un chilo di mafia sud coreana, un etto di quella cinese, due di quella russa, tre etti di "romance", mezzo chilo di "revenge movie" alla coreana e amalgamate il tutto con la supervisione Netflix, e otterrete questo "noir" crudo, violento, magari un po' "mainstream", ma che ha più di un momento di grande Cinema, basti guardare a quegli ultimi incredibili quaranta minuti. Se un prodotto di questo tipo fosse stato girato dagli americani, sarebbe venuto una schifezza, uno dei tanti "b movies" d'azione senza arte ne parte, ma quando questo materiale è un regista coreano, con attori coreani, a imbastirlo, state pur tranquilli che si assisterà, quasi sicuramente, a uno spettacolo degno di questo nome, a del Cinema. Così è per questo "Night In Paradise", "noir", specialmente nella prima ora, tipico di certo Cinema coreano, che gira tutto attorno a un personaggio, Tae-Gu, che, in breve, si trova addosso tutte le band criminali di Seul e non solo. Ottima prima parte, che cede un po' nel momento "romance" del film, per prendere il volo in un finale "tarantiniano" fino al midollo, ma probabilmente ancora più cattivo. Non un capolavoro, ma sicuramente un'opera efficace, dura, implacabile.
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