Regia di Albert Pyun vedi scheda film
Tanta azione , tanto casino ....
In un futuro post-apocalittico un poliziotto mezzo cyborg deve affrontare un complotto degli androidi contro gli umani ... Solito filmetto indipendente e a basso costo sfornato dallo sfortunato regista hawaiano Albert Pyun , pescando idee a piene mani da vari classici della fantascienza , da " Robocop " a " Terminator " . Pyun si deve arrangiare con quello che ha , cercando di fare di necessità virtù . Così scova dignitose locations tra i capannoni abbandonati delle periferie californiane e tra la selvaggia natura hawaiana . E se la trama è sin troppo ingenua e confusionaria , tra esplosioni e sparatorie a gogo , gli effetti speciali appaiono decenti , a parte l' ultimo , con la scadente imitazione dell' endoscheletro di Terminator !
Il cast è decisamente mediocre : il ruolo di protagonista è affidato all' artista marziale francese Olivier Gruner , espressivo come uno stoccafisso ma con il giusto phisique du role . Nel contorno si notano un paio di volti di caratteristi noti , come Brion James e Cary Hiroyuki Tagawa , oltre alla gnoccolona Deborah Shelton . La pellicola deve comunque aver riscontrato un minimo di successo , visto che Pyun ha proseguito la storia con altri tre sequel , cambiando però il protagonista , il cui ruolo è passato ad una donna , la culturista Sue Price . In definitiva , qualche buona idea e qualche scena ben girata non salvano questo film dalla mediocrità e dal meritato oblio . Per me può valere al massimo un 5 già assai generoso .
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