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1997: Fuga da New York

Regia di John Carpenter vedi scheda film

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La recensione su 1997: Fuga da New York

di gabriargento
8 stelle

Carpenter firma un altro dei suoi capolavori con "1997 Fuga da New York"; è sicuramente uno dei suoi film più personali, vista l'unione di tutti i generi che lui ama e sa ben miscelare. L'idea è semplice: trasformare la grande New York nel più grande carcere che si sia mai visto, un posto dove buttarci dentro tutti i criminali e lasciarli lì; c'è in più una regola facilissima da ricordare: una volta che si entra, non si esce più. Carpenter ha a disposizione grandissime scenografie, davvero incredibili per bellezza ed angoscia, una New York notturna in preda ai criminali e al pericolo continuo, un posto dove poter ben ambientare questo suo action/western fantascientifico dal ritmo altissimo. A New York c'è finito nient'altro che il Presidente degli U.S.A. (il suo aereo è stato dirottato), e sarà compito del criminale Jena Plinski, contattato dalla polizia, riportarlo fuori dal mega-carcere. Ma il patto è biunivoco: Jena porterà fuori il Presidente, e lui sarà lasciato definitivamente libero; ma potrà farlo solo entro 22 ore: se non riuscirà nel suo compito, le sue arterie (colpa di due capsule all'interno del suo corpo iniettatogli dalla stessa polizia) scoppieranno... L'incipit è senza dubbio fenomenale, ed offre a quel geniaccio unico ed inimitabile di Carpenter di potersi sbizzarrire nelle idee, nelle lotte contro il tempo, e gli dà la possibilità di creare dei personaggi/criminali davvero sublimi: chi non si scorda è ovviamente il Duca, l'antagonista di Jena che tiene in ostaggio il Presidente per riavere la libertà. Ma anche i "compagni d'avventura" di Jena non si scordano per carisma. Ciò che ne esce fuori dopo la visione di "1997" è un mondo sporco, pericoloso e corrotto, sempre buio (anche se il film si svolge nell'arco di 22 ore, sembra sia svolto tutto in una notte: le ore del giorno durano davvero pochissimo); un mondo sicuramente fantascientifico con alcune bizzarre invenzioni, ma senz'altro preoccupante ed attuale. New York "by night" è resa a suo modo affascinante ed indimenticabile da una fotografia perfetta, e tutta la pellicola è sottolineata da una colonna sonora bellissima in pieno stile "Carpenter". Grandioso Kurt Russell, il "pupillo" di Carpenter: macho criminale, un vero duro che si è subito imposto come un personaggio memorabile nella storia del cinema; da ricordare anche Pleasence, altro "pupillo" di Carpenter, nella parte del Presidente. Produce assieme a Carpenter, come sempre, la grandissima Debra Hill, da poco tristemente scomparsa. Battuta memorabile: "chiamami Jena...". Voto: 10

Sulla colonna sonora

Come ogni film di Carpenter semplicemente stupenda e professionale, per l'appunto in pieno stile "Carpenter"!

Su Donald Pleasence

Ancora con Carpenter (ebbe con lui un lunghissimo sodalizio) interpreta grandiosamente il Presidente degli U.S.A.

Su Ernest Borgnine

Personaggio simpatico quello del tassista, sicuramente ironico!

Su Lee Van Cleef

Un mito del western, che qui interpreta il commissario, minacciato spesso da Jena che lo odia. Bravo.

Su Kurt Russell

Macho, criminale, un vero duro che si è imposto nell'immaginario collettivo. "Chiamami Jena..."!

Su John Carpenter

Come al solito, parlando di Carpenter, si parla sempre di ottimi film. Ma "1997 Fuga da New York" è senza dubbio uno dei suoi più grandi capolavori: miscela di action-movie, western metropolitano e fantascienza, con un pizzico di horror. Grande tecnica, ritmo mozzafiato: un grande...

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