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Il suo tipo di donna

Regia di John Farrow vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il suo tipo di donna

di Ethan01
8 stelle

Dan Milner (Robert Mitchum) accetta un'ingente somma di denaro per andare ad incontrare un uomo la cui identità gli è ignota in un resort messicano, per scopi non meglio specificati. Inevitabile che sotto tutto ciò ci sia qualcosa di losco.

Nel dopoguerra in America il noir conobbe la sua fase di maggiore fulgore; stesso discorso vale per Robert Mitchum, che nonostante alcuni problemi con la legge per possesso di marijuana, si trovava all'apice della popolarità, e quegli anni furono probabilmente, dal punto di vista artistico, i suoi migliori. Mitchum era all'epoca una presenza fissa nei film noir, potendo egli vantare al suo attivo pellicole quali "La gang" e "Seduzione mortale", solo per citarne alcune.

"Il suo tipo di donna" si inserisce agevolmente all'interno del filone noir, seppure si tratti di una pellicola indubbiamente meno nota rispetto ai succitati titoli e caratterizzata da alcuni aspetti particolari, per non dire anomali.

La prima peculiarità che salta all'occhio visionando il film in questione è la durata: ben 120 minuti, spropositata per un noir dell'epoca, che in genere non superava i 90/95 minuti di minutaggio. Se pensiamo però al fatto che a finanziare e a dirigere il progetto fu Howard Hughes allora il fatto ci sembrerà di gran lunga meno "incredibile".

Per tutta la parte iniziale, ovvero la prima ora, "Il suo tipo di donna" rispetta pienamente le regole del genere, e tra echi di "Casablanca" e soprattutto de "Le catene della colpa", ci sembra di assistere ad un noir in piena regola: abbiamo l'antieroe duro e apparentemente cinico impersonato da Mitchum, un triangolo amoroso che non può non riportare alla mente quello di "Vertigine", un'ambientazione messicana misteriosa ed avvolgente, un intreccio complesso come un puzzle che ha come effetto inziale quello di disorientare lo spettatore, etc..

A metà film gli interrogativi disseminati qua e là durante la prima ora trovano immediatamente una credibile spiegazione, e la vicenda vira insolitamente e molto inaspettatamente verso il genere avventuroso (il combattimento nella giungla) e si chiude con un lungo epilogo action. E in questo incrocio di generi trovano spazio delle parentesi persino comiche, affidate al personaggio di Vincent Price, il quale, acquista un'importanza sempre maggiore nel corso della pellicola (e qui abbiamo la sorpresa forse maggiore). Dunque non possiamo definire "Il suo tipo di donna" un noir vero e proprio: risulta piuttosto essere una felice commistione tra una serie di generi tra loro antitetici e apparentemente inconciliabili. Ed è una commistione più che unica che rara, che non ritroviamo in nessun'altra pellicola coeva. Seppure venga accreditato come regista John Farrow (padre di Mia), autore di alcuni ragguardevoli noir quali "Una rosa bianca per Giulia", "Il tempo si è fermato" e "La sconfitta di Satana", Howard Hughes, insoddisfatto del lavoro di Farrow, incaricò Richard Fleischer di rigirare alcune scene. E in effetti le sequenze d'azione, girate con la macchina da presa in movimento, dure e insolitamente violente per gli standard dell'epoca, sembrano risentire della mano di Fleischer.

Mitchum e la Russell fanno la loro figura, Burr è (come sempre) un ottimo villain, ma è il vulcanico Price, all'epoca ancora relegato al ruolo di solido caratterista, a rubare la scena a tutti, superbo in un ruolo sopra le righe che sembra anticipare clamorosamente alcuni suoi personaggi futuri.

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