Espandi menu
cerca
No, il caso è felicemente risolto

Regia di Vittorio Salerno vedi scheda film

Recensioni

L'autore

John_Nada1975

John_Nada1975

Iscritto dal 9 novembre 2023 Vai al suo profilo
  • Seguaci 8
  • Post -
  • Recensioni 504
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su No, il caso è felicemente risolto

di John_Nada1975
8 stelle

Bellissimo e sorprendente, realistico convincente pamphlet con un vero colpevole di un omicidio per raptus a bastonate, (il professore di fisica Riccardo Cucciolla) brutale, ai danni di una prostituta e che si fa passare per innocente, e di un vero innocente il ferroviere Fabio Santamaria/Enzo Cerusico, che da testimone passa per colpevole lui e pure condannato, per la solita sbrigatività del trovare un colpevole e faciloneria italiote, sua Ignavia e ingenuità iniziali, quasi dostoevskijano di Vittorio Salerno.

Se non il più bello persino più de "L'istruttoria è chiusa dimentichi", amaro e drammatico apologo sul mal funzionamento della giustizia italiana mai al riparo da errori fragorosi.

Inaudito il commentino si spera vecchio, della rivista che lo liquida sdegnosa tipo il Grazzini, come "commediola di serie B!", genere e convenzioni con cui non c'entra assolutamente nulla! 

Ma il meglio di tutti il top del top delle "opinioni e giudizi da bar internet" di cui parlava Eco, è che trova deficitario un bravissimo, eccellente Enzo Cerusico nel suo forse migliore ruolo da protagonista in carriera, come "malamente doppiato", quando è la sua vera e caratteristica, ma anche famosa voce, che tanto lo caratterizzava! E quando invece è proprio Enrico Maria Salerno ad essere come capitava rarissimamente, doppiato in napoletano da Antonio Casagrande, nel ruolo irresistibile del maturo, esperto e assolutamente disincantato giornalista di cronaca, unico a capire subito tutto e chi sia il vero colpevole, e a non prestarsi alle solite strumentalizzazioni e "reductio ad mostrorum" della stampa e dei suoi bavosi venduti alla penna, sempre tragicamente attuale, come tanti errori giudiziari veri o solo presunti di casi anche molto famosi, sollevano più di una tragica certezza, o un indignato dubbio.

Stupenda colonna sonora di Riz Ortolani in riarrangiamenti da "Perchè si uccide un magistrato", e poi in "One Way- La Faccia violenta di New York", 

come la canzone sui titoli di coda e ricorrente, degli stessi Fiastri-Ortolani e cantata da Augusto Daolio, "Mamma Giustizia".

Il finale "consolatorio" e positivo alla radio in cella a Regina Coeli, fu aggiunto ad una successiva riedizione del film. Quella del "NO" sulle fotobuste, locandine e manifesti, prima dell'effettivo titolo.

Il primo era più coerente con tutta la discesa agli inferi personale e umana che lo aveva preceduto, e in linea con quello che aveva richiesto Cucciolla, per interpretare il suo diabolico, senza scrupoli e luciferino personaggio.

 

John_Nada1975

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati