Regia di John Ford vedi scheda film
Un classico del genere western, che condensa buona parte del modus operandi di John Ford e che si avvale di una suggestiva fotografia, giustamente premiata con l'Oscar
C'è buona parte dell'iconografia tipica del cinema di John Ford ne "I cavalieri del Nord-Ovest": il mito della frontiera, le tribù indiane nel loro costante tentativo di difendere le proprie terre, un esercito che è un caleidoscopio di personaggi (dal capitano Nathan Britles prossimo alla pensione, ai giovani ufficiali con il desiderio di emergere, fino ai soldati semplici inclini ad alzare troppo il gomito). Su tutto, a fare da sfondo, la suntuosa fotografia di Hoch, giustamente premiata con l'Oscar. Un film di militari ma sostanzialmente antimilitarista, con un occhio di riguardo al sottile equilibrio tra conquista e prevaricazione (e non è un caso che il capitano, interpretato da un magistrale John Wayne, abbia comunque un rapporto leale con alcune tribù indiane, mettendo a freno gli istinti più guerrafondai di chi vorrebbe prontamente riscattare la recente morte del generale Custer). La pellicola è parte della trilogia di Ford sulla cavalleria americana, preceduto da "Il massacro di Fort Apache" e seguito da "Rio Bravo", altri caposaldi del western americano.
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