Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
Strutturato in tre parti e narrato come un diario di viaggio "Caro diario" è forse il film italiano più importante degli anni'90 (insieme a "La vita è bella").
Utilizzando la triplice prospettiva dell'anima,della mente e del corpo Moretti compie un percorso di riflessione sulla società italiana degli ultimi 30 anni e sull'incapacità dell'individuo di vivere il suo tempo.
"Caro diario" sta infatti agli anni'90 come la "Dolce vita" stava ai '60:ciò che interessa il regista è infatti una pungente e dissacrante riflessione sulla decadenza spirituale del popolo italiano. Una caduta dettata da una sempre più crescente globalizzazione e massmediazione che ne ha inevitabilmente imbarbarito i costumi.
Una condizione soffocante dove l'unica ancora di salvezza è rappresentata dal libero arbitrio ("Io sarò sempre con la minoranza..") e dalla fuga verso lidi incontaminati e e non ancora corrotti.
Alcuni critici hanno parlato di "nuovo fellinismo",e non a torto,visto che Moretti è uno dei pochi registi che possiede il dono di saper raccontare l'Italia utilizzando un punto di vista privato,intimo,quasi "provinciale".
Ed è per questo che "Caro diario" è un film importante,necessario. Perchè soltanto conoscendo il mondo in cui viviamo possiamo capire qualcosa in più di noi stessi.
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