Regia di Woody Allen vedi scheda film
In una casa di campagna, che è sempre stata usata come luogo di villeggiatura per la famiglia, si dipana un complicato intreccio di sentimenti ingarbugliati e spesso scompagnati.
Qualcuno lo definisce un film minore di Woody Allen, ma secondo me è del tutto riuscito. Anche se devo ammettere che la rigorosa ambientazione interna (senza neanche un'inquadratura dalla finestra) mi ha un po' infastidito (altro che claustrofobia...), devo affermare che la pellicola è ben recitata e diretta, senza neppure una smagliatura. Il suo ispirarsi a Ingmar Bergman è quanto mai genuino e originale, mai una facile scopiazzatura o una velleità.
Come contenuto, è un'attenta disanima di sentimenti e relazioni familiari, di amori giusti, sbagliati, mancati, non “sincronizzati”, quasi mai realizzati. Davvero i dialoghi scritti dal regista occhialuto di Manhattan sono come un bisturi, che seziona con precisione le pieghe più intime del cuore, ed evidenzia ogni sfumatura dell'anima, e dei sentimenti. Per la precisione, troviamo i tempi preferiti dal regista (sia nelle commedie, che nei drammi come questo), cioè l'instabilità del cuore umano, l'amore disperato e non corrisposto, il cedere alla corte di un instancabile corteggiatore per sola debolezza, pur essendo convinti di non volerlo e di star compiendo un errore, e l'egoismo sempre in agguato. Allen, infatti, non ha mai minimizzato o nascosto le contraddizioni, l'instabilità, e la povertà dei sentimenti in certe situazioni. Che pressione, che sofferenze, che contraddizioni pulsano tra i personaggi. E dire che nel 1987 Allen girò anche "Radio Days", pellicola molto diversa per argomenti e toni narrativi.
Questo "Settembre" è una pellicola che ho seguito con molto piacere e attenzione - il primo è un risultato, la seconda è una condizione. Gli attori sono di prima classe, sia quegli noti che quelli non non lo sono molto, come Sam Waterson. Qui è un bravo corteggiatore languido e persistente.
Caro Woody, io una scena davanti alla casa, o un'inquadratura dall'interno verso l'esterno ce l'avrei proprio messa. Tuttavia, la tua radiografia dei sentimenti umani è ottima, ed è adatta ad essere guardata più di una volta.
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