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Bullitt

Regia di Peter Yates vedi scheda film

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La recensione su Bullitt

di mmciak
8 stelle

"Bullitt" diretto nel 1968 da Peter Yates,
devo dire che mi è piaciuto.

La storia si svolge a San Francisco e racconta
che il tenente Frank Bullitt è incaricato di montare
la guardia al pentito Johnny Ross,che,
dopo aver derubato la banda di cui faceva parte,
ora si dichiara disposto a parlare.

Però una sera arriva un killer che ferisce
il pentito e un collega,allora Bullit vuole
indagare ma alle calcagna ha Chalmers,
un tipo che vuole il testimone vivo per
il processo per fini politici.

Il Film prodotto dalla Warner Bros è tratto dal
libro "Mute Witness" di Robert L. Pike,
e si colloca nel filone del poliziesco,
e in cabina di regia figura un esperto
come Peter Yates,che costruisce una
sorta di indagine e un mosaico da costruire
ed è tutto o quasi sulle spalle di uno
strepitoso Steve McQueen,che a volte da solo
offusca gli altri comprimari.

Il regista non si risparmia tocchi Noir
della vita del tenente che ha un rapporto
molto bello con la fidanzata per poi
spezzarsi quando lei vede un omicidio,
ma non è chiaro come va a finire e viene
lasciato in sospeso.

Poi la scelta di far vedere i Killer a noi
spettatori e non a Bullit funziona,ed è azzeccata.

Le due scene memorabili sono l'inseguimento
con i due killer che è dalla durata
di 8 minuti che è coinvolgente e mozzafiato e per delle
inquadrature in soggettiva e la sparatoria finale in aeroporto.

Nel Cast figura anche un bravissimo
Robert Vaughn,che nella parte di Chalmers,
la fa bene perché si rende arrivista e antipatico,
e anche con lui Jacqueline Bisset-Robert Vaughn
e Robert Duvall.

Invece nel Cast tecnico segnalerei la fotografia
di William A. Fraker,che una San Francisco
malinconica,le belle Musiche originali di
Lalo Schifrin e l'eccellente montaggio di
Frank P. Keller che vinse l'Oscar,che rendono una messa in scena
efficace.

In conclusione un buon e gradevole poliziesco,
dov'è strutturato come un indagine con intorno
un gioco politico per un testimone e un finale
a suo modo amaro per la vita da poliziotto
sempre dura e sempre in contatto con la violenza
e la melma della società,peccato che a volte
intuisci le mosse del nostro eroe.

Il mio voto: 7.        

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