Regia di Roger Spottiswoode vedi scheda film
Nicaragua, 1979. il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale, con l'appoggio popolare, sta mettendo in difficoltà il governo dittatoriale di Anastasio Somoza. Il fotoreporter di guerra Russel Price giunge nella nazione centroamericana per documentare gli eventi sul campo di battaglia, le azioni dei soldati, le condizioni dei civili. Russel si muove senza paura nei teatri bellici, non prendendo le parti dell'una o dell'altra fazione; sul posto trova una coppia di amici giornalisti, in crisi sentimentale, Claire e Alex. Tornato quest'ultimo negli U.S.A. Claire e Russel sono man mano più coinvolti nel conflitto tra rivoluzionari e governativi, finendo per prendere posizione con i primi; nel frattempo, tra i due nasce l'amore. Diretto dal regista canadese Roger Spottiswoode, "Sotto Tiro" è un film d'avventura d'ambientazione bellica e contemporaneamente opera d'impegno civile. Valido sotto entrambe gli aspetti, racconta la storia di Russel Price, un giornalista statunitense di estrema dedizione alla professione. Sprezzante del pericolo, fiducioso nel suo essere considerato "super partes" egli cerca di posizionarsi centro dell'azione, al fine di documentarla mediante la sua macchina fotografica sempre pronta a scattare. I coinvolti, per i quali egli è quasi "trasparente", sono per lui il materiale umano sul quale costruire il suo lavoro ed il suo successo. Non è molto diverso, in ciò, da Oates, un sanguinario mercenario che incontra, non a caso, dove regnano guerra e violenza. Dopo essere stato in Africa, documentando uno dei tanti conflitti nel continente, il protagonista si reca in Nicaragua, dove i militanti sandinisti combattono contro la dittatura di Somoza. Sin da subito, l'attività si mostra singolare. Russel la condivide con Claire, la quale da poco ha lasciato Alex, collega ed amico del protagonista. Russel e Claire, appreso dell'esistenza di Rafael, un capo guerrigliero assurto a simbolo per i ribelli ed il popolo, si mettono alla sua ricerca con l'intenzione di intervistarlo. Interagiscono con loschi personaggi, faccendieri, spie, le quali fanno il gioco della C.I.A., da sempre schierata contro i movimenti comunisti nel mondo; hanno possibilità di constatare la durezza della repressione governativa e lo scarso spessore morale di Somoza. Conoscono i guerriglieri, ne apprezzano l'idealismo ed il coraggio. E' offerta loro l'occasione per aiutare il movimento rivoluzionario; dunque, si schierano. Ciò complica terribilmente la loro posizione; perdendo terreno, le forze governative mostrano apertamente la loro ferocia. Russel e Claire non possono tornare ad essere spettatori, osservatori "neutrali" dei fatti. Sono costretti a fuggire e nascondersi, per sopravvivere e rendere pubbliche le prove della violenza del regime. Poter progredire senza schierarsi è un privilegio per i pochi opportunisti privi di scrupoli in grado di farlo (Oates); altri sono destinati alla rovina. Nick Nolte è Russel Price; uomo dal volto gentile, affabile e determinato. Il regista ne descrive minuziosamente la maturazione; egli è un giornalista tutto d'un pezzo, ma durante la pericolosa avventura in Nicaragua sviluppa una coscienza sociale che lo agevola nel compiere una scelta, di grande aiuto per la vittoria della rivoluzione. Lo accompagna Claire (Joanna Cassidy), valente collega, anch'essa ricca d'esperienza, con la quale ad un certo momento nasce del tenero. Il loro percorso s'intreccia con quello dello sfortunato Alex (Gene Hackman), ex-compagno di Claire, un giornalista gioviale ed un po' fanfarone, alla ricerca di riscatto per la recente delusione sentimentale. Alex non ha la capacità di comprendere la gravità del momento sul campo, ed è deliberatamente ucciso da combattenti fedeli a Somoza. Altamente simbolica è la sequenza di azioni che Russel, poco lontano ed intento a fotografare, compie nel momento della morte di Alex. Egli riprende con scatti a raffica gli istanti antecedenti la tragedia e quelli immediatamente successivi; inizialmente, non comprende cosa stia succedendo, la sua è un'azione meccanica. Trascorsa una frazione di secondo realizza; diventa un fuggitivo, inseguito dai soldati. Il mercenario Oates, prototipo dell'invincibilità del male, è interpretato da Ed Harris. Varie sono le ambientazioni; in Nicaragua, Russel va da "salotti buoni" ove si riuniscono spie e faccendieri, animati da ideologie distorte o semplice avidità, a villaggi e città devastate dalla guerriglia. Il ritmo non è eccessivamente sostenuto; lo spettatore, dunque, ha possibilità di riflettere sulla ricostruzione proposta dal regista. Somoza è un dittatore sanguinario sostenuto dagli U.S.A. - in chiave anticomunista - se a questi ultimi conviene; finchè le atrocità del regime passano sotto silenzio, nulla quaestio. Trapelando informazioni in grado di influenzare l'opinione pubblica occidentale, in modo da porre in cattiva luce il governo statunitense, Somoza è abbandonato. Non per benevolenza verso la nuova democrazia di stampo socialista, ottenuta mediante sacrificio di guerriglieri, giovani ed idealisti, e popolani in genere, bensì per un'ipocrita arrampicata sul ... carro del vincitore. Un fatto esposto con nitidezza. Opera poco nota ... da vedere e rivalutare.
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