Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Per un pugno di dollari (1964): Clint Eastwood
RESTAURATI AL CINEMA
"Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola.... è un uomo morto!" ... firmato: Ramon Rojo (John Wells, alias Gian Maria Volonté)
Verso la seconda metà dell'Ottocento, un solitario pistolero statunitense conosciuto semplicemente come "Joe" (Clint Eastwood), raggiunge a dorso di un mulo la cittadina messicana di confine conosciuta come San Miguel.
Il luogo è un lugubre villaggio che vive di contrabbando illeciti ed è conteso tra due fazioni che hanno accettato di spartirsi il frutto dei propri malaffare senza scannarsi a vicenda.
Costoro sono rappresentati dai Baxter, commercianti di armi, e i Rojo, nelle persone Benito, Esteban e Ramón (Gian Maria Volonté), tre fratelli contrabbandieri di alcol.
Ma il titolare del saloon intuisce che il giovane ambisce ad arricchirsi con la professione di cacciatore di taglie, e gli rivela che qui l'unica altra attività fiorente è quella del becchino, sempre al lavoro per costruire bare per tutti i morti ammazzati frutto del contrabbando delle due famiglie.

Per un pugno di dollari (1964): Clint Eastwood, José Calvo
Joe tuttavia, oltre a non farsi uccidere, comprende che potrà arricchirsi solo mettendo una contro l'altra le fazioni che spadroneggiano incontrastate quello sporco villaggio.
"Mira al cuore Ramon... al cuore!"
Il più famoso western italiano, abilmente camuffato da film americano anche attraverso l'uso di pseudonimi tra tutto il cast (da Leone a Volonté allo stesso Morricone), campione di incassi mesi dopo una complessa partenza in sordina dell'agosto del '64 grazie ad un contagioso passaparola, è il primo film della famosa "trilogia del dollaro" che segnò la collaborazione tra Sergio Leone e un giovane Clint Eastwood e viene considerato (con molta approssimazione) come il film capostipite del nascente genere noto come "spaghetti western", girati a basso costo tra le arsure dell'America, spacciata con una certa credibilità per la zona di confine tra Texas e Messico.
Il film, diretto con la perizia che rese Leone un maestro assoluto del cinema mondiale, e musicato dall'inconfondibile stridio stiloso di Ennio Morricone, è un cult senza tempo, nonostante sia stato girato con pochi mezzi e fosse stato distribuito prudentemente tra la forte perplessità dei titolari delle sale cinematografiche di riferimento italiane.


Gian Maria Volonté, cattivo totale col suo I dimenticato Ramon Rojo, tornerà anche in un ruolo differente ma speculare nel, successivo e dal budget più sostenuto "Per qualche dollaro in più".
Clint Eastwood e le sue "due espressioni" (con cappello e senza cappello), impassibile con il suo mozzico di sigaretta macenta a bordo labbro, inizia qui a diventare un mito e si appresta a far ritorno in patria già come una star.
La vicenda, schietta e dura, voce e senza fronzoli, è frutto di una scrittura a tre che vede coinvto in primis Sergio Leone, attorniato da due grandi nomi del cinema d'azione italiano: Duccio Tessari e Fernando Di Leo.
Le musiche del maestro Morricone riescono a riprodurre l'atmosfera di un West classico anche in contesto geografici che lo, ricordano in maniera verosimile e basta.
Il suono stridulo dei fischi, I cori di voci maschili, le nenie che rendono ancora più ostile un paesaggio dimenticato dalla civiltà danno al film l'impronta inconfondibile che ha dato vita ad un genere derivativo ma straordinario ed indimenticato.
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