Regia di Fernando Di Leo vedi scheda film
Azzeccata commedia noir, ironica e violenta, tanto sgangherata quanto efficace. La sceneggiatura del regista e di Peter Berling, anche se non è da Oscar, mantiene sempre alta l'attenzione e non delude mai le aspettative, immaginando una Roma grottescamente in balia di sé stessa (non c'è un poliziotto a pagarlo!), dove le bande criminali fanno il bello ed il cattivo tempo. Ottimi gli interpreti: Baer (Harry Zöttl) è un bullo romano dalla battuta facile, Cliver (Pierluigi Conti) è un killer freddo e calcolatore assetato di vendetta, Caprioli gigioneggia nella parte di Napoli, "un ladro che ha studiato da ladro", mentre Palance (Volodymyr Palahniuk) è perfetto nella parte del temibile boss "Lo sfregiato". Il regista Di Leo è in gran forma: imbraccia la telecamera, segue anche di corsa i suoi attori e confeziona, nel desolato complesso abbandonato dell'ex-macello della Capitale, un finale degno dei migliori spaghetti western, con mirabolanti scene d'azione sempre molto spettacolari. Musiche di Luis Enriquez Bacalov.
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