Regia di Roman Polanski vedi scheda film
Una turista americana dagli splendidi occhi azzurri raccoglie sul diario tutti i difetti degli italiani. Polanski avrebbe fatto meglio ad annotarsi i propri
Vezzi e vizi italiani raccontati al resto del mondo. Critica feroce in salsa grottesca di un italia dedita al gozzoviglio, al perdigiornismo, schiava di pulsioni sessuali e priva di seria moralità, alla quale piace vivere sopra le righe facendosi contorno di arte, design, bel vestire senza neanche apprezzarne fino in fondo il valore. Un Italia schiava di una routine dalla quale non riesce ad uscire, che giornalmente si ripete e nella quale l'italiano si adagia senza reagire. Questo l'occhio profondamente critico di un Polanski in ottima forma, ma solo dal punto di vista tecnico. La commedia presenta spunti registici brillanti, costruzioni sceniche particolari ed un idea di base solida, ma viene tradotta in un film grottesco ampolloso, monotono, prolisso, senza alcuno spunto di acuta ironia o di inaspettata comicità. Anche l'erotismo che la splendida Sydne Rome diffonde lungo tutto il film recitando vestita solo con una camicia (e senza), appare appannato ed incidentale. E Mastroianni sembra spesso fuori contesto, privato totalmente della sua forza espressiva. Un film sicuramente interessante per cinefili con la "c" maiuscola, noioso per tutti gli altri. Per-ché?
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