Regia di Ridley Scott vedi scheda film
"Blade runner" è uno dei pochi film degli anni '80 che siano già stati elevati al rango di classici indiscussi della Storia del Cinema. Molto liberamente ispirato al romanzo di Philip K. Dick, che purtroppo morì pochi mesi prima dell'uscita del film, è un'opera di fantascienza con debiti evidenti verso il film Noir degli anni '40, soprattutto nell'utilizzo di una voce off del personaggio di Deckard che poi sarà tolta nelle varie Directors Cut, e provvisto di una dimensione filosofica originale per il genere, che si concentra sulla ricerca del significato dell'esistenza umana, sull'imperfezione dell'uomo e sui suoi rapporti con il proprio creatore (adombrato nel rapporto fra i replicanti e l'inquietante ingegnere genetico Tyrrell). Uno dei pochi film di fantascienza "adulta", con un'estetica che non scade mai nel videogame, ma, al contrario, riesce nella difficile impresa di creare un universo cinematografico a sé stante, in parte influenzato dal Lang di Metropolis, caratterizzato da un'atmosfera lugubre e piovosa, perfettamente funzionale alla narrazione. Tra le accuse che gli sono state rivolte da una parte della critica, quella di essere narrativamente oscuro e incomprensibile, ma a me, invece, tutto è risultato di lettura almeno accessibile, se non sempre immediata. Grande forza visionaria delle immagini, con contributi fotografici, scenografici e di effetti speciali di primissimo ordine: in particolare determinante il contributo del mago degli effetti visivi Douglas Trumbull, che già aveva elaborato quelli di "2001" per Kubrick. E le sequenze memorabili certamente non mancano, anzi direi che abbondano (da citare almeno la caccia e l'uccisione di Zhora, quella dolorosa dell'uccisione di Tyrrell e il prefinale fra l'androide Roy e il poliziotto Deckard, scena ormai proverbiale grazie ai dialoghi sulla morte pronunciati dall'androide). Anche le musiche di Vangelis meritano un caldo elogio, e fra gli interpreti Rutger Hauer è strepitoso, indimenticabile nella parte del violento Roy, ma non si può non citare anche un Harrison Ford di sicuro fascino e nel reparto femminile almeno la dolce Sean Young e la minacciosa Daryl Hannah. Un capolavoro che non sarà mai più eguagliato, neppure lontanamente, da Ridley Scott.
Voto 10/10
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