Regia di Tod Browning vedi scheda film
Innanzitutto è una vera offesa definire questo film un'horror, perché la trama, se non per il finale lievemente "sanguinario", non presenta nessun elemento del genere. Definendolo horror si finisce con l'offendere gli attori "diversi" di questo film. Il film non è proprio un capolavoro, però è dotato di un'ottima tensione narrativa e si rivela una grande prova di coraggio nell'affrontare il tema della diversità fisica (mai veramente trattata, anche nel cinema recente). La storia è ambientata in un circo e racconta la vicenda di un'attraente trapezista senza scrupoli che sposa un nano solo per denaro, ma quando tenta di avvelenarlo, i suoi amici "freaks" gliela fanno pagare... Le interpretazioni di questo film possono essere tante - assurde quelle che sostengono che il bravissimo Tod Browning abbia in qualche modo voluto offendere i "freaks" -, ma quello più lampante, e più straordinario, è che spesse volte è proprio dietro la "normalità" che si nasconde la "mostruosità" (fa davvero accapponare la pelle il disprezzo della trapezista nel rifiutare l'atto di aggregazione da parte dei "freaks", chiamandoli appunto "mostri"). Insomma un gran bel film, e un fantastico schiaffo in faccia alla cosiddetta "normalità".
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