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Analisi e interpretazioni libere dei finali dei film

L’identità del maestro

L’identità del maestro

Il finale di Vivere e morire a Los Angeles di William Friedkin vede sovrapporsi e identificarsi personaggi e concetti, arrivando a rivelare con quale personaggio si identifichi il regista stesso.

All of them witches

All of them witches

Il finale di Rosemary’s Baby di Roman Polanski, ovvero dove l’orrore non è la rivelazione della verità, ma il ritorno al mondo normale, capace di racchiudere in sé qualsiasi abisso.

di Marco Grifò

Nei sogni cominciano le responsabilità

Nei sogni cominciano le responsabilità

Il finale di Paprika di Satoshi Kon non è solo l’approdo al cinema del protagonista Konakawa, ma anche il punto d’arrivo del viaggio del regista, dopo aver attraversato mondi, generi, forme e linguaggi.

di Leonardo Strano

Alieno a metà

Alieno a metà

Tra i più sfortunati film Disney, Taron e la pentola magica ha in realtà in sé gli stessi valori tipici delle altre storie, per quanto cerchi di trasmettere un messaggio con metodi e stili decisamente insoliti. Ma è nel finale che si riconosce l’intento.

Diventare il vento

Diventare il vento

Imparare a guardare (di nuovo) con gli occhi dell’infanzia, eliminando le sovrastrutture dell’età adulta: è il messaggio - ancora una volta - del finale di Il mio vicino Totoro, film di culto di Hayao Miyazaki.

di Marco Grifò

La notte più buia, prima dell’alba

La notte più buia, prima dell’alba

Il finale di Dunkirk è la conferma dell’inutilità del vedere, per tutti, per chiunque, il fallimento dello sguardo, precisamente dello sguardo occidentale sul mondo. E al tempo stesso un invito a trasformarlo, quello sguardo.

di Leonardo Strano

Obbligo di rewatch

Obbligo di rewatch

Guardare una, due, più volte, osservare, scoprire: il finale di Profondo rosso di Dario Argento è spiazzante e moderno, esattamente come tutto il film, che gioca a rivelare subito i misteri per poter meglio colpire lo spettatore ogni volta che lo desidera.

Il ticchettio del metronomo

Il ticchettio del metronomo

Ci si può fidare solo della percezione e dell’occhio umano, superiori a qualsiasi strumento tecnologico: è la teoria di Insidious, come dimostra il terrificante finale del film.

di Marco Grifò

Dov’è l’orizzonte?

Dov’è l’orizzonte?

Nel finale di Indiana Jones e l’ultima crociata (a cui è connesso quello di The Fabelmans) si sciolgono le tensioni tra padre e figlio, in modo da arrivare ad un momento di crescita e riconoscimento, interessante come... la linea dell’orizzonte.

di Leonardo Strano

Addio New York

Addio New York

Non è un ritorno ai temi e personaggi del passato, per Woody Allen, tutt’altro: per questo motivo il finale di Anything Else è un addio all’amata città e a ciò che rappresenta.

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