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Queer as Folk

1999-2000 Gran Bretagna Sentimentale Channel 4 Terminata
Guida episodi Cast
2 stagioni - 10 episodi
3 voti
8.8 8.8
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La storia di una comunità omosessuale ambientata a Manchester che vede i tre protagonisti - Vince, Stuart e Nathan - intrecciare storie d'amore e sesso, tradimenti e amicizia. Una serie rivoluzionaria per la televisione che approfondisce l’ambiente, le circostanze e i sentimenti gay senza pruderie, ritraendo le situazioni sempre con lo sguardo rivolto al realismo e alla verità.

Queer as folk - Di cosa parla

L’espressione dialettale propria di alcune zone settentrionali dell’Inghilterra: There's nought so queer as folk, è la fonte del titolo della serie che gioca sul doppio senso della parola queer che significa sia “strano” che “omosessuale”. E così "non c'è nulla di così strano come la gente" (comune): la definizione rappresenta il senso di questa rivoluzionaria serie televisiva che mette in scena, senza sottrarre nulla al realismo, le vicende della gente omosessuale riunita nella zona del gay village di Canal Street di Manchester. Invece deve essere stato strano per il pubblico televisivo generico assistere a una serie capace di sradicare i tabù dell’essere omosessuale mostrando sullo schermo le dinamiche personali, sentimentali e sessuali dei protagonisti.
Da parte loro i tre giovani protagonisti di Queer as folk ce la mettono tutta per non annoiarsi (e non annoiarci) mai: Stuart è bellissimo, ricco e arrogante e grazie a queste caratteristiche tutto gli viene perdonato; Vince è un ragazzo molto carino e sensibile ma con poca fiducia in se stesso che è cresciuto fin da bambino all’ombra di Stuart; Nathan è giovane e assetato di vita, incrocia le vite degli altri due amici cambiandole radicalmente. Le vicende amorose o meno che interessano i tre protagonisti sono un realistico quadro della vita cittadina gay ambientata negli anni Novanta, virate in un linguaggio narrativo bizzarro che dona agli episodi un tono tutto sommato scanzonato.

In Gran Bretagna la prima serie ha innescato feroci polemiche sulla natura esplicita degli atti sessuali presenti in vari episodi e sulla presenza di un minorenne omosessuale sessualmente attivo. Il clamore suscitato ha causato anche il ritiro del main sponsor della serie: la Beck’s. Nonostante le polemiche e la messa in onda a ora tarda, Queer as folk (UK) ha avuto ottimi ascolti tanto da essere confermata per una seconda stagione. Entrambe le stagioni sono state scritte da Russell T. Davies autore anche di un serial a tematica omosessuale: Bob and Rose.
Il titolo Queer as folk durante la fase di sviluppo della serie ha rischiato di diventare, secondo le intenzioni di Channel Four, Queer as fuck, poi l’idea è stata abbandonata in favore del titolo originario.
La colonna sonora è stata composta da Murray Gold appositamente per la serie.

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Il cast

Non sono attori noti quelli di Queer as folk. Data la giovane età sono soprattutto caratteristi di serie Tv e cinema. Stuart Alan Jones è interpretato da Aidan Gillen: attore cinematografico e teatrale irlandese noto per le parti in serie televisive come Il trono di spade e The wire. Ha recitato nel film Maze… Vedi tutto

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Guida agli episodi

  1. Prima stagione

    8 episodi Vedi tutto
  2. Seconda stagione

    2 episodi Vedi tutto

Produzione e ricezione

La serie Queer as folk (UK) è una serie britannica composta complessivamente da dieci episodi divisi in due stagioni, scritta da Russell T. Davies e prodotta dall'indipendente Red Production Company per Channel Four. La rete era già aperta alle tematiche gay e aveva trasmesso la serie Beautiful Thing che ha avuto anche una versione cinematografica. Nel 2001 la serie inglese è stata acquistata e pubblicizzata da La7 per poi essere trasmessa sul satellite dalla rete GAY.tv a partire dal 13 maggio 2002 in una fascia oraria notturna. Nel 2004 Queer as folk (UK) è uscita in dvd.
Nella versione italiana sono state apportate sostanziali modifiche alle caratteristiche dei personaggi: Nathan che nella serie britannica ha quindici anni. diventa un sedicenne nell’adattamento italiano; Stuart, nel primo episodio, racconta della sua prima esperienza sessuale a dodici anni, diventati quattordici nel doppiaggio italiano.
Il grande successo della prima serie aveva convinto Channel Four a ordinare una seconda stagione ma il creatore della serie Russell T. Davies si è limitato a scrivere due puntate poiché riteneva non ci fosse molto altro da aggiungere alle vicende della prima serie. Le due puntate sono state trasmesse in uno speciale tv: episodi di minore impatto rispetto a quelli della prima stagione, con la quasi totale assenza di scene di sesso.
Il canale americano Showtime, cavalcando l’onda del successo della serie anglosassone, ha prodotto un remake ambientato a Pittsburgh, in Pennsylvania. La versione americana è stata anch’essa di grande successo ma criticata – soprattutto dai fan inglesi della serie originale - per l’eccentricità smorzata e l’uso di protagonisti estremamente attraenti, quasi stereotipati. Un altro motivo di critica è stata l’attenuazione degli elementi cupi della serie inglese.
Nel 2000 sono stati girati due documentari ispirati alla serie: The Boys of Manchester: On the Set of Queer as Folk riguardante la prima stagione e What the Folk?... Behind the Scenes of 'Queer as Folk'
per la seconda.

Imdb premia la serie con una media di gradimento del 8,3 su 10.

Queer as folk (UK) ha ricevuto molti premi tra i quali: GLAAD Media Awards 2001: miglior serie TV; Royal Television Society, UK 1999: miglior musica originale (Murray Gold); Austin Gay & Lesbian International Film Festival 1999: premio del pubblico; Seattle Lesbian & Gay Film Festival 1999: miglior opera TV (episodi 1 e 4)

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Le stagioni

Stagione 1

La serie narra la vita di tre omosessuali, Stuart, Vince e Nathan che vivono nei pressi del gay village di Canal Street a Manchester. La serie è stata trasmessa Channel Four dal 23 febbraio 1999. In Italia è stata trasmessa dal canale La 7 e in seguito su satellite dalla rete GAY.tv dal 13 maggio 2002.

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