The Brink

The Brink è una serie dark comedy prodotta da HBO e ideata dai fratelli Roberto e Kim Benabib. Tra semplice ironia (gran parte del merito va all’interpretazione di Jack Black) e un costante tono di “politically incorrect”, la serie narra gli eventi di una crisi geopolitica scaturita tra Stati Uniti e Pakistan mettendo in risalto la presunta inefficienza delle alte cariche del sistema politico americano, andando di fatto a esorcizzare un tema (il terrorismo) preso quasi sempre seriamente dopo l’11 settembre.

The Brink - Di cosa parla

Ci sono un Segretario di Stato, un funzionario e pilota di caccia..... No. Non è l’inizio di una barzelletta, bensì lo stravagante trio protagonista di The Brink, serie che racchiude in se un misto di commedia (a tratti comica), dramma e satira politica.

L’impatto iniziale può risultare destabilizzante per lo spettatore poiché, se da una parte i temi trattati risultano essere impegnativi, spiazza l’approccio assolutamente irriverente a partire ovviamente dai già citati bizzarri protagonisti.

Il mondo è sull’orlo di una crisi internazionale: un’escalation di violenza in Pakistan sta portando il paese sulla via di un colpo di Stato. Il folle e paranoico generale Umair Zaman (Iqbal Theba) è pronto a minacciare l’occidente e combattere il (presunto) nemico Israele.

La drammatica notizia dev’essere comunicata al Segretario di Stato americano Walter Larson (Tim Robbins) che la apprende nel momento meno opportuno: nudo e ammanettato ad un letto, con una prostituta intenta a soffocarlo per gioco (erotico). Sono questi i primi minuti di The Brink che si mostra fin da subito nella sua provocatoria e satirica veste.

Se negli Stati Uniti la situazione è preoccupante, non lo è certamente da meno nell’ambasciata americana in Medio Oriente dove troviamo Alex Talbot (Jack Black), semplice funzionario con il sogno di far carriera nella CIA, come dimostrano i tentativi sempre inconcludenti che lo hanno visto puntualmente scartato. Venuto a conoscenza dell’emergenza e in seguito a improbabili coincidenze si trova coinvolto in prima linea nel tentativo di scongiurare la crisi e coglie la palla al balzo per cercare di mettersi in mostra agli occhi dei suoi superiori.

Un altro esempio lampante del tono irriverente e satirico della serie lo si riscontra, nuovamente nel primo episodio, quando il pilota di caccia Zeke Tilson (Pablo Schreiber) è in missione in volo e contemporaneamente in videoconferenza con la Situation Room: poco prima della missione Zeke (che per arrotondare spaccia droghe agli altri militari), insieme al suo compagno di volo, ha assunto la pillola sbagliata (prima di ogni missione assume droghe stimolanti). La tensione per essere non solo in missione ma anche in diretta con il Presidente degli USA e la totale mancanza di lucidità scaturiscono in una scena tra le più inaspettate ed esilaranti dell’intera serie.

E così la trama procede, tra eventi di contorno (ben pochi a dire il vero e per lo più grotteschi) ed uno scorrimento orizzontale assolutamente marcato. L’azione di tutta la prima stagione, infatti, si svolge nell’arco di pochi giorni e l’impostazione stessa della serie, pur mantenendo una struttura episodica, costruisce la sensazione di trovarsi dinanzi a un lungo film.