Premessa: la MIA stagione cinematografica va da settembre a maggio. Qui di seguito i film più belli, che ho visto al cinema, nella stagione cinematografica 2010-11. Quelli che mi hanno fatto emozionare e quelli che mi hanno sopreso.
La consacrazione di Nolan, l'ha fatto entrare nel (mio) Olimpo di registi più amati e l'ha reso il regista visionario per eccellenza. Il film è tecnicamente perfetto, il fascino va oltre ogni immaginazione e ancora dopo mesi si ricordano anche i minimi particolari. Non sarà un caso se dal cinema sono uscita a bocca aperta e non sono riuscita a proferire parole per circa mezz'ora.
Darren Aronofsky mette in scena un film intenso e travolgente. Natalie Portman è di una bravura spiazzante. Crea una simbiodi perfetta con Nina riuscendo ad estrapolare e mettere in atto, in modo magistrale, la perdizione dell'anima, capace, anche solo con gli occhi, di trasmettere lo stato d'animo predominante.
Con Javier Bardem, Maricel Alvarez, Hanaa Bouchab, Blanca Portillo, Rubén Ochandiano
Inàrrit fare il pittore. Dipinge una Barcelona piena silenzi e suggestive sequenze panoramiche che lasciano spunti di riflessione sulla vita e sulla morte. Javier Bardem è straordinario in un ruolo che nessuno avrebbe potuto fare meglio. Ci mette il suo viso scafato, i suoi occhi scuri e penetranti, i suoi pensieri intensi e dolorosi, ci mette l'anima.
Non amando molto le commedie ero andata al cinema prevenuta e invece mi sono dovuta ricredere: il film è davero divertente dal primo frame all'ultimo è un continuo susseguirsi di battute, alcune addirittura le perdevo perchè nel ridere non afferravo quella successiva. Ottimo duetto tra gli attori protagonisti e il regista che li dirige in modo ottimale.
Il grande, vecchio Clint torna a trivellare le anime assetate di risposte e conslusioni alle quali, non sempre, è conveniente arrivare. E lo fa sempre con il suo stile, inimitabile e intramontabile, utilizzando un film puro per raccontare di un tema universale senza religioni e religiosi, un tema che è l'emblema stesso dell'esistenza e che, inevitabilmente, condiziona le nostre vite: l'aldilà.
Tom Hopper racchiude, in modo brillantemente intenso, una difficoltà che, all'epoca, fu una dolorosa parentesi nella vita di "corte". Ci rende partecipi di una storia di determinazione e forza d'animo che viene inculcata in un uomo grazie all'amore di sua moglie che crede in lui come marito, come padre ma, soprattutto, come re.
Intenso, antipatico, stuggente, Colin Firth mette in atto un'interpretazione convincentemente superlativa.
Jesse Eisenberg si plasma, in modo straordinario, nel ruolo del nerd miliardario più giovane del mondo e si dona, anima e corpo, a questo personaggio molto più complesso di quanto si possa immaginare.
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