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Onirica

Regia di Lech Majewski vedi scheda film

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La recensione su Onirica

di alan smithee
8 stelle

Michal Tatarek

Onirica (2014): Michal Tatarek

Un terribile incidente d’auto che mai ci verrà mostrato, se non nelle conseguenze più terrificanti e devastanti ai danni delle sue vittime; un solo ragazzo superstite, il nostro Adam, sfregiato ma sostanzialmente illeso; un impiegato di supermarket che si rifugia dietro la barriera protettiva e rassicurante di un torpore salvifico per ritrovare affetti e l’atmosfera intima tra amore e affetto che ora, pressoché solo, non riesce più a ricostituire; sullo sfondo tetro e nuvoloso, non solo in senso meteorologico, si fa spazio una Polonia dilaniata da calamità e fenomeni atmosferici avversi, disgrazie di stato, e altre tragedie epiche che sembrano accanirsi contro una nazione da sempre tormentata e afflitta.

scena

Onirica (2014): scena

Onirica vive soprattutto di immagini potenti, dove la suggestione visiva e uditiva prevalgono sulla materia narrativa: visioni paradisiache di giovani fanciulle nude amate ma perdute mentre allattano infanti rosei e vigorosi sulle rive erbose ed opulente di fiumi rigogliosi, riprese dirompenti di un padre che si ostina a proseguire il lavoro dei campi (potentissima l’immagine dei giganteschi buoi che trainano l’aratro tra gli scomparti del supermercato ove lavora Adam, solcando e devastando un pavimento piastrellato che si sfalda come una crosta di cioccolato), visioni cupe e grottesche di un amico dalla testa fracassata che si domanda come tutto ciò sia potuto accadere. A ciò si aggiunga l’efficacia di una voce narrante a cui accorre il nostro protagonista nel viaggio dal lavoro a casa quando sulla metro, munito di cuffie auricolari, si estranea da un mondo già di per sé rarefatto e sinistro, ascoltando una abile e coinvolgente interpretazione dell’Inferno dantesco. Un incedere che ci attanaglia ed incanta (chissa' nell'originale polacco con che resa si saranno potuti tradurre in lingua madre i celebri versi danteschi, di certo sottotitolati): la versione di una Divina Commedia come avremmo davvero desiderato ascoltarla (piu' che studiarla) ai tempi di scuola, evitando in tal modo probabilmente di risultarci cosi' ostile, o avulsa dalle nostre vite.

 

Anna Mielczarek, Michal Tatarek

Onirica (2014): Anna Mielczarek, Michal Tatarek


Onirica compie un viaggio nella mente di una persona colta ed intelligente succube di un incubo che ha vissuto realmente e dal quale cerca di risvegliarsi inutilmente dopo un sonno che appare come un rifugio; e dunque si popola di fantasmi, visioni gotiche e orrorifiche a cui perfettamente trova a rappresentarsi l'Inferno dantesco, ed in cui la mente istruita, colta e brillante di Adam si perde in un percorso che lo vede anche traghettatore della propria Beatrice fino a rivedere le stelle.

Michal Tatarek, Anna Mielczarek

Onirica (2014): Michal Tatarek, Anna Mielczarek

La solitudine del giovane protagonista, che ha solo una zia, peraltro saggia ed istruita come non si potrebbe credere a prima vista, capace di condurre avanti ragionamenti esistenziali e psicanalitici che la discostano immediatamente dalla casalinga alla quale veniva a prima vista catalogata da un occhio distratto e supponente, si rispecchia poi nei dolori, nelle sofferenze di un paese che per secoli ha sempre subito persecuzioni, invasioni e prepotenze indicibili, e la cui sinistra esperienza sembra non voler dare spazio neanche in tempi di pace ad un periodo di spenseratezza e serentà. 
Dopo i potenti sfondi e scorci bruegeliani, Lech Majewski riesce a sorprenderci nuovamente, ad affascinarci e ad avvincerci con un thriller del dolore, della perdita e della sofferenza che non puo' davvero passare inosservato.
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