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Going Away

Regia di Nicole Garcia vedi scheda film

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La recensione su Going Away

di alan smithee
6 stelle

Settimo film diretto dalla sempre più assidua regista e sempre più occasionalmente interprete, Nicole Garcia. Ancora una volta famiglie problematiche al centro dell'attenzione di una storia che tuttavia mai risulta ripetersi rispetto alle precedenti avventure registiche della cineasta. Al centro della storia un giovane supplente di scuola elementare senza fissa dimora, che volontariamente ha deciso di spostarsi ogni tre mesi o comunque nell'ambito della durata della supplenza di cui è stato incaricato, senza voler mai trovare una stabile collocazione, in fuga da qualcosa che non ci viene svelato, almeno inizialmente.. Per caso il giovane si trova a dover accudire un alunno per la durata di un week end a causa dell'incuria del padre separato distratto e grossolano di quest'ultimo, che dimentica di andare a prenderlo a scuola. Il bambino propone al maestro di portarlo al mare e in tal modo l'alunno lo conduce nella spiaggia ove lavora la giovane e bella madre, cameriera in una struttura ricettiva sulla spiaggia. Una donna attraente e giovane, afflitta da un senso di colpa opprimente per  non poter allevare come vorrebbe il giovane figlio. Per questo la donna si offre di ospitare per il fine settimana i due nuovi arrivati, invitandoli a soggiornare nel proprio bungalow. L'attrazione tra madre e maestro diviene palpabile, ma pure si chiariscono i problemi di entrambi i giovani: l'una soggiogata da una banda di usurai violenti e pericolosi che pretendono in modo sempre più iremovibile e spietato il saldo di un debito, l'altro in fuga da una famiglia patrizia che non riesce più a sopportare e da una madre instransigente che farà pagare a caro prezzo certi favori necessari ed indispensabili per uscire dal giogo pericoloso della malavita. Come già altre volte nel cinema della Garcia, il film promette molto e mantiene solo in parte, ma i personaggi dei due giovani tormentati sono delineati bene ed efficacemente rappresentati da due nuove (o quasi) promesse come Pierre Rochefort (esordiente assoluto) e Louise Burgoin (gia' nota anche da noi per Adele e l'enigma del faraone, La religiosa) mentre un'austera Dominique Sanda è una regale apparizione di classe, efficacissima per il ruolo di madre intransigente dura da persuadere ed incline a far pagare a caro prezzo le proprie concessioni.

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