Ismael è affascinato dalla Gare du Nord, una delle stazioni di Parigi, che è il suo luogo preferito e l'argomento della sua tesi di laurea oltre che un crocevia di persone movimentato e caotico. È proprio alla Gare du Nord che una mattina Ismael incontra Mathilde, docente dell'università di Sorbona che per via della sua malattia è costretta spesso a passar di lì. A poco a poco, Ismael introduce Mathilde nel mondo della stazione e finisce per innamorarsene. La loro strada incrocia poi quelle di Sacha, attore di candid camera alla ricerca della figlia smarritasi alla stazione, e di Joan, una giovane madre ed ex studentessa di Mathilde che è diventata agente immobiliare ed è sempre in viaggio.
Ci sono quei film che insegui per anni e ti sfuggono sempre sul più bello: Gare du Nord l'ho perso per un soffio nell'estate 2013 al mio primo Festival di Locarno dove partecipava, se non ricordo male in concorso. Arrivai in tempo nella cittadina del Canton Ticino in tempo per vederlo ma la piccola sala che lo ospitava risultò ricolma da impedirmi l'ingresso. Poi il film… leggi tutto
La Gare du Nord, la più grande stazione francese e forse la più grande d’Europa, è lo scenario in cui si svolge il film. In questo film l’ambientazione in un luogo anonimo e pieno di affollate solitudini è funzionale alla storia, o meglio alle storie, che si incrociano in questo scenario. Mi ha fatto ricordare come film “di stazione”…
Le stelline, che lusso! Da quando il nuovo sito ci consente di raddoppiare la valutazione di ciò che un film ci ha regalato in termini di emozione e trasporto, attribuire un giudizio alle pellicole che…
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