Espandi menu
cerca
Running On Karma

Regia di Johnny To, Wai Ka-Fai vedi scheda film

Recensioni

L'autore

AndreaVenuti

AndreaVenuti

Iscritto dal 29 dicembre 2014 Vai al suo profilo
  • Seguaci 38
  • Post 36
  • Recensioni 622
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Running On Karma

di AndreaVenuti
7 stelle

Running On Karma è un film di Hong Kong del 2003, prodotto da quei geni della Milkyway Image,  diretto a 4 mani dal maestro Johnnie To e dall'amico Wai Ka-fai (il quale si è occupato anche della sceneggiatura con l'aiuto di Yau Nai-Hoi, sceneggiatore di fiducia della "ditta"), i due fondatori e leader indiscussi dell'azienda ormai nota in tutto il mondo.

Il film ha ottenuto molto successo di pubblico e critica, vincendo durante i 23 Hong Kong Film Awards 3 statuette come miglior film, attore (Andy Lau) e sceneggiatura.

locandina

Running On Karma (2003): locandina

Questo film è tra i più deliranti e bizzarri della Milkyway, essenzialmente si presenta come puro e semplice divertissement e lo dimostra l'abbigliamento di Andy Lau, il quale recita per tutto il film con una tuta adamitica di gomma-piuma, vestendo i panni di un ex-monaco ora spogliarellista con l'abilità speciale di indagare ik karma delle persone; in realtà il film vira su altri lidi, ad esempio impossibile non citare il finale criptico con tematiche mistiche-filosofiche e relegiose .

To e Wai ka-fai riescono ad amalgamare molto bene diversi generi, regalandoci sequenze degne di nota come l'inseguimento tra la polizia ed Andy Lau nudo che scorrazza per le strade di Hong Kong, sequenza  altamente esilarante a scene nettamente più drammatiche .........

Per quanto riguarda la regia la premiata ditta optono per uno stile elegante , lontano dalla perfezione geometrica dei noir tipici della Milkyway, detto questo è una regia pulita, con alcune chicche (carrellate, slow-motion e freeze-frame arricchiscono il lavoro del duo).

 

«Se nella prima parte action e comicità demenziale corrono su binari paralleli e sincroni, la seconda parte volutamente criptica e ricca di ambizioni mistico-filsofiche, rappresenta il cuore nero di un progetto peculiare e complesso»

(S. Locati, E. Sacchi, Il nuovo cinema di Hong Kong, Milano, Bietti-editore, pp.207, 2014)

 

Film meritevole e assolutamente interessante e alquanto singolare.... voto 7.5 

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati