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Reazione a catena. Ecologia del delitto

Regia di Mario Bava vedi scheda film

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La recensione su Reazione a catena. Ecologia del delitto

di alan smithee
7 stelle
Una baia incontaminata di proprietà di una contessa ritrovata morta apparentemente per suicidio, si trasforma nel perno attorno a cui ruotano svariati interessi sia economici che di altra natura, e che spingeranno i vari interessati al luogo, a impegnarsi in una lotta per stabilire la relativa supremazia sugli altri, dando vita ad una escalation di violenza e sangue, ove ognuno finirà per avere la peggio.
Si scopre infatti già da subito che la contessa (Isa Miranda) non si è affatto suicidata, ma è stata eliminata dopo aver negato ogni interesse nei confronti dei progetti di un noto architetto, anch'egli con casa nel parco, intenzionato a sfruttare la località per trasformarla in una rinomata zona residenziale per vip.
Il figlio illegittimo della donna trova annegato il marito della stessa, mentre la figlia (Claudine Auger) giunge in loco con una roulotte, il marito (Luigi Pistilli)) ed i due figli, per avere notizie del padre e sperare di ereditare la proprietà.
Prima ancora quattro turisti si intrufolano nella villa abbandonata della contessa, ma vengono uno dopo l'altro assassinati a colpi di accetta.
E pure un bizzarro entomologo e la sua eccentrica moglie (Leopoldo Trieste e Laura Betti) faranno la medesima violenta fine, così come il figlio illegittimo della contessa, nonché guardiano del placido parco degli orrori.
Con Reazione a catena, Mario Bava si guadagna il primato di anticipatore di un genere che, conosciuto come "slasher", influenzerà tutti i più influenti futuri maestri dell'horror, sia italiani (Argento su tutti), sia americani, come Carpenter (la serie di Halloween), Hooper (Non aprite quella porta), Craven (Le colline hanno gli occhi)…. per non parlare dell'altra longeva serie al massacro che fu "Venerdì 13", il cui primo episodio, "Venerdì 13: l'assassino ti siede accanto, per la regia di Steve Miner, presenta scene di massacro che si ispirano direttamente a questo film, come quella degli amanti trafitti contemporaneamente a morte nell'atto di fare l'amore.
Un film che, pur osteggiato nella distribuzione e poco visto in sala, divenne un cult dapprima per i registi horror emergenti, fino ad assurgere a capostipite di riferimento di un vero e proprio genere nel genere.
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